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Senza migranti dovrei chiudere l’azienda, ecco la sua storia

Pubblicato il 31 Luglio 2017

Tante aziende italiane costrette alla chiusura a causa di mancanza di manodopera, ancor più preoccupante è l’allarme lanciato da Mario Preti titolare di un’azienda agricola, che è stato costretto ad assumere solo stranieri per la sua azienda agricola, in quanto a suo parere gli italiani che vogliono lavorare a stretto contatto con la natura sono davvero pochi.

L’imprenditore agricolo sostiene che agli italiani lavorare in campagna non piace più, basta pensare ai giovani che si ritrovano comodamente seduti davanti al bar a bighellonare e che solo i lavoratori stranieri hanno fame, ovvero voglia di lavorare, e che i stranieri non si tirano indietro se chiamati a lavorare di domenica, e perciò gli stranieri sono un elemento importante e da supporto per  portare avanti l’azienda.

Per il Signor Preti dovrebbero cessare le assurde polemiche relative alla presunta “invasione” di persone che scappano da fame miseria e guerre verso l’Europa, in quanto solo grazie agli operai stranieri è possibile raccogliere i meloni e le angurie dei suoi campi.

Davvero un cambiamento quello che si è riscontrato in questi anni con l’invasione degli immigrati, più manodopera straniera che italiana prestano le loro braccia alle aziende italiane, ma soprattutto con paga regolarmente elargita secondo le tariffe e con osservanza di tutti gli obblighi previsti dalla legge.

Ormai per l’azienda del signor Mario Preti e di sua figlia si fa conto solo sulla manodopera di operai provenienti dal Marocco o dalla Polonia o da altri Paesi dell’Est Europa, e senza dover sottostare alla malavoglia e ai ritardi che alcuni dipendenti italiani avevano dimostrato dopo solo pochi giorni di assunzioni presso l’azienda.

Un’ennesima testimonianza di come il lavoro in italia c’è, ma sono i giovani che non vogliono farlo, e parliamo nella maggior parte di quei lavori che sono considerati poco “dignitosi”, questo non è l’unico caso, recentemente ce ne sono stati tanti altri e tutti avevano un comun denominatore, il lavoro c’è ma gli italiani non vogliono farlo, un’altro classico esempio è rappresentato dalle tantissime badanti straniere che accudicono gli anziani italiani, le badanti di origine italiana che svolgono questo lavoro si contano davvero su una mano, mentre le polacche, le russe e le ucraine sono sempre disponibili a svolgere questi tipo di lavoro, ciò ci fa comprendere che forse in fondo in fondo gli italiani non se la passano cosi male…..dove si andrà a finire in questa Italia ricca di stranieri volenterosi e di italiani scansafatiche?

Filed Under: News Scuola e Docenti

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