MAD Messa a Disposizione per Docenti – Guida Pratica

La Messa A Disposizione è un’istanza che si invia direttamente ad un istituto. Può essere presa in considerazione soltanto quando la scuola ha convocato tutte le graduatorie di istituto e quelle delle scuole vicine. Qualora tutti i candidati rifiutassero la supplenza può subentrare il “maddista”. La Mad è caratterizzata da un modulo che può essere allegato con CV (che non è obbligatorio) e viene inviato via email ordinaria o ancora meglio tramite pec (che ha il valore di una raccomandata ma è più conveniente), perché garantisce una ricevuta di consegna ed è più professionale.

La Mad deve essere intestata al dirigente della scuola o riportare un’intestazione generica. È migliore la prima opzione perché è più professionale e mostra un interesse esclusivo verso quella determinata scuola. L’email può essere inviata ad una sola scuola o con più intestatari. Ma immaginate di rispondere ad alcuni annunci di lavoro con una sola email e più destinatari visibili, concorderete che non è professionale perciò è migliore la prima opzione. Con la PEC non è possibile inserire i destinatari in CCN con la PEO sì, ma ricordo che è più professionale la PEC.

Il segreto delle Mad sta nella quantità inviata, più ne mandate e più avrete maggiori probabilità di essere chiamati. Non limitatevi alle solite province gettonate, ma inviate anche a quelle piccole, meno conosciute e inviate anche al sud. Esistono casi di gente che ha lavorato vicino casa perché escludere questa possibilità a priori ? È un lavoro impegnativo che richiede tempo e molta pazienza.

Occorre reperire gli indirizzi email delle scuole (ricavabili dal codice meccanografico PEC codicemeccanografico@pec.istruzione.it PEO codice meccanografico@istruzione.it) cambiare l’intestazione del modulo e spedire la mail ad ogni singola scuola. Inoltre alcune scuole fissano un periodo in cui accettano le mad (perciò controllate il sito).

Con le mad le supplenze proposte sono raramente annuali sin dall’inizio, sono spesso brevi (malattia, maternità, ecc) e spesso fad (le supplenze incerte che non hanno una data di fine e che terminano quando arriva “l’avente diritto” =colui che ha più diritto di voi di avere quella supplenza).

La scuola spesso convoca tramite una chiamata telefonica e se non rispondete non sta lì ad aspettarvi ma passa subito ad un altro maddista. A volte convocano anche tramite email, ma questo caso è più raro e comporta che oltre a voi siano stati convocati contemporaneamente altri candidati (colui che avrà i requisiti più importanti per la scuola=voto più alto, esperienza di insegnamento, domicilio in zona, in caso di più risposte positive dei candidati, otterrà la supplenza).

Alcune scuole, non molte ahimè, stilano una graduatoria interna per i maddisti. Tuttavia per le mad, non essendo regolamentate, non è possibile rivendicare una supplenza assegnata a chi ha meno requisiti, perché la scuola ha piena libertà di scegliere chi vuole. È POSSIBILE INVIARE MAD ANCHE SE SI È ISCRITTI IN GRADUATORIA DI ISTITUTO (non smetto mai dirlo: leggete la circolare del 1 settembre 2016) non è possibile solo per il sostegno.

I maddisti non iscritti in graduatoria potranno candidarsi per il sostegno solo in una provincia da dichiarare nell’istanza. Si può inviarla anche solo con la triennale o in mancanza dei cfu necessari per la cdc nel primo caso sareste chiamati solo in mancanza di maddisti con tutti i titoli e i cfu. Si può lavorare nella primaria anche senza sfp sempre in mancanza di candidati idonei e non è possibile fat valutare il punteggio svolto in due province nello stesso anno scolastico e non è possibile lavorare contemporaneamente in due province.

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