Mobilità Docenti 2017/2018: Siglato Accordo MIUR-Sindacati

mathe-lehrer schreibt an die tafel

Siglato dal Miur e i sindacati, l’accordo per le operazioni della mobilità per l’a.s. 2017/2018 che permetterà agli insegnanti interessati a trasferimento di fare finalmente la domanda di spostamento in altre città e scuole.

Il problema che si pongono tanti insegnati, che a volte intimoriti dal presentare domanda per un determinato istituto scolastico e dover attendere le lunghissime graduatorie, rinunciano alla presentazione delle domande di trasferimento.

Si può conoscere il numero di posti disponibili prima di presentare domanda di trasferimento?

Il dilemma sui posti disponibili per presentare domanda di trasferimento è una problematica di molti insegnanti che vorrebbero conoscere le scuole in cui c’è maggiore disponibilità di posti.

A tal proposito il Miur ha deciso di pubblicare nelle prossime settimane una circolare con le varie fasi operative e le date per presentare la domanda di mobilità.

Oltre alla problematica delle quantità dei posti vacanti vi è la problematica delle date di scadenza delle domande, ma per tale problema non vi è obbligo per gli istituti scolastici di pubblicare una lista dei posti disponibili.

Ma la buona notizia che agevolerebbe gli insegnati per il problema mobilità arriva dal Miur che annuncia che a partire da quest’anno nella domanda di mobilità i docenti potranno esprimere sia delle preferenze su ambito che su scuola, inoltre potranno indicare anche delle specifiche scuole, per un massimo di 5 istituti scolastici.

Se ancora sono molti i dubbi, nonostante la buona notizia data dal Miur c’è un modo per farsi un’idea delle scuole con maggiori possibilità di posti.

Spieghiamo come nel dettaglio:

Gli insegnanti motivati e interessati a domanda di trasferimento possono fare una lettura incrociata tra il numero dei docenti e il numero di cattedre per ogni classe di concorso così potrebbero essere in grado dopo tali dettagli ad avere un’idea più chiara sull’organico dell’autonomia delle diverse scuole ottenendo le informazioni sugli eventuali posti vacanti negli istituti scolastici interessati dal docente.

Tale domanda incrociata si può prendere in considerazione solo se gli Uffici Scolastici Provinciali pubblicano gli organici in tempo, ma la triste notizia è che alcuni uffici scolastici non lo fanno affatto.

Ma allora quale è la realtà? La realtà non è rincuorante, in quanto in fine la maggior parte degli insegnanti presenta la domanda di mobilità senza sapere quali sono le reali possibilità di ottenere il trasferimento nella sede richiesta.

Ma non vi avvilite, non serve sapere quali sono i posti vacanti, eccovi spiegati i perché:

Non è necessariamente fondamentale sapere il numero dei posti vacanti per presentare domanda di mobilità, in quanto ci sono moltissime variabili da considerare che è quasi impossibile farsi un’idea su quanti siano realmente i posti vacanti.

Non bisogna farsi scoraggiare dal numero abbondante di posti vacanti e di presentare la domanda nelle scuole per cui c’è una preferenza personale, in quanto bisogna considerare che i movimenti in uscita potrebbero liberare dei nuovi posti.

Perchè non scoraggiarsi? facciamo un esempio: Pensiamo ad una scuola dove inizialmente non ci sono posti vacanti per una determinata classe di concorso, ma che dopo la prima fase di mobilità si liberi qualche posto, e  se un docente interessato avesse visto prima il numero di posti vacanti sarebbe stato condizionato in senso negativo, pensando che non sia l’istituto opportuno e così rinuncerebbe a presentare la domanda di trasferimento.

Il trucco per affrontare meglio tale momento è il non farsi condizionare troppo dal numero di posti vacanti e presentare tranquillamente la propria domanda senza badare a tanti aspetti, ma si consiglia di far solo preferenza di istituto, anche senza conoscere i posti disponibili prima della presentazione della domanda.

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