Orario Visite Fiscali Docenti, ecco le fasce di reperibilità 2020 e come funzionano

Orario Visite Fiscali Docenti – Anche per gli insegnanti della scuola pubblica ci sono delle fasce di reperibilità da rispettare quando si è in malattia, in questo caso scatta la visita del medico fiscale che deve accertare lo stato di malattia del docente e verificare al tempo stesso se il lavoratore malato si trova in casa.

Le fasce orarie sono valide non solo per il corpo docente ma anche per il personale ata e per i dirigenti scolastici, in questo caso essendo dipendenti pubblici rientrano nelle fasce di reperibilità per i lavoratori statali.

Secondo le attuali regole vigenti, il docente impossibilitato a recarsi a scuola per malattia deve darne comunicazione entro la prima ora di lezione del primo giorno di malattia, contestualmente all’indirizzo di reperibilità per eventuale visita fiscale.

Rispetto a tutti gli altri lavoratori, nel comparto scuola emerge impellente l’esigenza di garantire la continuità delle lezioni e la vigilanza sulle classi quindi servono paletti per regolarizzare le assenze.

Per quanto riguarda gli orari delle visite fiscale entro cui il medico fiscale può effettuare la sua visita ecco quali sono:

  • dipendenti pubblici: la mattina dalle 09:00 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00 tutti i giorni festivi compresi

Sono ammesse più visite fiscali per la stessa assenza, anche durante lo stesso giorno. Il medico può inoltre bussare anche di domenica e festivi.

La regola generale è che nelle fasce orarie di reperibilità deve essere presente all’indirizzo segnalato nel certificato il docente in malattia tutte le volte in cui uscire potrebbe essere una condotta in grado di ritardare il tempo di guarigione o aggravare lo stato di salute.

In caso di febbre non c’è dubbio in questo senso ma un esempio che dà spesso luogo a dibattito è ad esempio quello dell’insegnante a casa per depressione. Deve comunque sottostare al divieto di uscire durante l’assenza da scuola?

Inoltre è bene chiarire che essere a casa non basta: bisogna essere reperibili. Questo significa, ad esempio, che se nel certificato è riportato l’indirizzo sbagliato o se il citofono non funziona, la colpa non potrà essere del medico Inps.

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