Tasse: sui conti correnti controlli e su ISEE da aprile: un algoritmo controllerà gli evasori fiscali

Novità in arrivo in tema di tasse e conti correnti, a partire dal mese di aprile 2020 entreranno in vigore una serie di novità previste dal decreto fiscale che avranno come obiettivo quello di scovare i furbetti del fisco che evadono le tasse, il governo ha messo a punto un algoritmo complesso che scandaglierà i conti correnti dei contribuenti alla ricerca di operazioni sospette che non sono compatibili con il reddito dichiarato dal cittadino.

Non è certamento un mistero che l’attuale Governo abbia intenzione di rendere la vita difficile agli evasori fiscali, più di una volta il premier Conte ha fatto sapere che il governo era al lavoro per metter in campo una serie di contromisure per scovare gli evasori fiscali in italia, il Premier Conte aveva dichiarato che grazie alle nuove contromisure messe in campo a partire dal 2020 il Governo avrebbe incassato molti miliardi di euro.

Secondo le indiscrezioni il nuovo algoritmo messo a punto andrà ad analizzare le giacenze sui conti correnti e sui depositi, bonifici in entrata e in uscita, versamenti, insomma qualunque tipo di operazione che abbiamo fatto sul nostro conto corrente.

Il compito dell’algoritmo sarà quello di trovare tutte le incongruenze rispetto a quanto sostenuto nella dichiarazione dei redditi, scatteranno ulteriori controlli del Fisco che potrà incrociare le informazioni presenti nell’Archivio dei rapporti finanziari, la banca dati dell’Anagrafe tributaria contenente saldi e movimentazioni di tutti i rapporti finanziari dei contribuenti, con quelle immagazzinate in tutte le altre banche dati a cui ha accesso.

Tutto questo permetterà di essere più precisi nei controlli fiscali e quindi di individuare coloro che evadono le tasse, ricordiamo anche che sempre dal 2020 per tutti coloro che richiedono un Isee dal 1 gennaio 2020 per accedere a una prestazione sociale attivano già automaticamente il controllo fiscale, che verifica saldo e giacenza dei rapporti finanziari in suo possesso, per accertarsi che il patrimonio dichiarato corrisponda alla situazione di fatto.

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