Ci eravamo lasciati con una controprova da parte dei diretti interessati, ebbene alla fine il Miur non ha mentenuto fede alle sue parole, stiamo parlando del mancato accredito dello stipendio nei confronti dei docenti che hanno svolto supplenze nei mesi addietro e che ad oggi non hanno ancora ricevuto nulla, il Ministero era intervenuto sulla vicenda affermando che i fondi erano disponibili e che entro il 21 di Luglio le somme che spettavano ai docenti supplenti sarebbero state accreditate, tutto ciò non è avvenuto o almeno è avvenuto solo in parte, qualcuno ha ricevuto il mese di maggio, altri quello di giugno e non quello precedente. E c’è anche chi non ha visto un centesimo.
Ovviamente i diretti interessati hanno mal digerito la cosa, si sentono presi in giro per le false promesse del Miur ma soprattutto pretendono ciò che gli spetta di diritto, visto che hanno svolto le loro prestazioni professionali ma a distanza di mesi non hanno ricevuto il loro stipendio, sono moltissimi i docenti che hanno cercato di mettersi in contatto con NoiPa la piattaforma dedicata ai dipendenti della Pubblica Amministrazione, ma anche in questo caso nessuno è riuscito ad avere informazioni certe.
Insomma una situazione davvero incresciosa che rende ancora più precari i docenti non solo sotto il profilo professionale ma anche quello economico, visto che dopo mesi ancora non hanno ricevuto quanto gli spetta. Come evidenziato il Miur sulla questione aveva rilasciato delle dichiarazioni ecco quali:
“I ritardi relativi al pagamento dello stipendio di maggio e giugno dipendono da un problema procedurale in via di risoluzione. I pagamenti saranno effettuati entro il 20 luglio”.
Se da un lato il Ministero afferma che i fondi ci sono e che si tratta solo di un problema procedurale e dichiara che entro una certa data lo stipendio verrà accreditato, ma tutto ciò non avviene allora cosa dobbiamo pensare, che effettivamente i fondi non ci sono? Perchè mentire sulla data di accredito? Perchè non essere più trasparenti ? Perchè è necessario nascondersi sempre dietro un dito?
Ai posteri l’ardua sentenza….