Impronte digitali per Presidi e Ata, la norma verrà eliminata con il Decreto scuola

Nei mesi passati si è molto discusso sull’introduzione delle impronte digitali per i dipendenti della pubblica amministrazione (non per tutti), un provvedimento voluto dal precedente ministro della PA Giulia Buongiorno ma che poi è naufragato vista la crisi di governo innescata da Salvini che alla fine ha portato alla nuova alleanza Pd-5 Stelle.

Ora a distanza di qualche tempo se nè parla nuovamente, in particolare nel settore della scuola, dove i docenti sarebbero stati esclusi visto che la loro presenza sul posto di lavoro viene presa attraverso l’uso del registro elettronico, mentre il Personale ATA insieme ai Dirigenti sarebbero stati soggetti all’uso delle impronte ai fini della presenza sul posto di lavoro.

Per queste due categorie in questi giorni c’è stata un’importante novità, il Ministro dell’Istruzione Fioramonti  ha fatto sapere nei giorni scorsi la cancellazione della norma sia per gli Ata che per i Dirigenti Scolastici.

La cancellazione della norma avverà con un’apposito emendamento inserito all’interno del decreto scuola 2020 è pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre scorso.

Nel testo del Decreto scuola si legge che il personale degli istituti scolastici, nonchè i Dirigenti Scolastici, sono esclusi dall’ambito di applicazione dell’art. 2 della legge 19 giugno 2019 n. 56.

N.B. Il testo del decreto scuola potrebbe subire ancora delle modifiche prima di essere convertito in Legge entro 60 giorni.

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