Dipendenti Statali PA, Licenziamenti Lampo per i Furbi del Cartellino

Tantissime notizie bombardano i nostri tg in merito ai furbetti del cartellino, ma nonostante i numerosi furbetti colti in flagranza di reato tanti dipendenti statali continuano a fare i loro comodi strisciando il badge per poi concedersi magari una seduta dall’estetista o dal parrucchiere, a fare la spesa oppure a tornare a casa. Per mettere fine a tale scempio giunge finalmente il via libera finale ai licenziamenti lampo per i cosiddetti furbetti del cartellino, anche se in realtà il decreto è già in vigore da un anno, ma pare che non sia stato ancora messo in pratica in quanto occorreva un testo correttivo dopo la sentenza della Consulta sulla riforma Madia.

Il nuovo meccanismo ha cominciato finalmente a funzionare e pare che comunque il provvedimento bis non cambia la sostanza e in ogni caso l’impiegato che viene scoperto a falsificare la presenza deve essere sospeso entro due giorni, senza erogazione di stipendio. L’accusato di assenteismo sul luogo di lavoro è chiamato a difendersi in contraddittorio con un preavviso minimo di quindici giorni e in un mese il procedimento disciplinare deve essere concluso, grani accuse anche per il dirigente che si volta dall’altra parte che rischia anche esso a sua volta il licenziamento.

Inoltre il dipendente furbetto può essere chiamato anche a rispondere di danno all’immagine della P.A. Ad essere forse inclusi in tale modifica del Testo Unico sul pubblico impiego anche per gli altri illeciti in flagrante. La buona notizia arrivata dopo tanta attesa sembra davvero mostrare uno spiraglio di luce nelle ingiustizie.

Palazzo Vidoni si accerterà e curerà tutto il funzionamento delle nuove regole, tenendo d’occhio le amministrazioni che saranno obbligate a comunicare all’Ispettorato del ministero l’avvio delle procedure con tutta la documentazione e l’esito dei procedimenti, il tutto per monitorare a meglio tali situazioni in modo accurato.

La direttiva annuale del ministero inoltre prevede anche controlli a campione sulle amministrazioni da parte dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, che collaborerà anche con la Guardia di Finanza.

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