Concorso Scuola 2020, ecco le novità in arrivo per gli aspiranti docenti

Novità per il Concorso Scuola 2020, il bando per diventare docenti che doveva essere pubblicato nel corso del 2019 slitta al 2020 complice anche il cambio di governo avvenuto qualche mese fa, ieri 30 settembre 2019 c’è stato anche la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza per le spese e gli investimenti del prossimo anno, all’interno del documento si parla anche del prossimo bando scuola 2020.

Concorso Scuola 2020, ecco le novità in arrivo per gli aspiranti docenti

Il Miur ha anche trovato un accordo con i sindacati della scuola sul prossimo bando 2020 che sarà riservato ai docenti – anche non abilitati – che possono vantare almeno 3 anni di esperienza (di cui 1 anno nella classe di concorso per la quale si concorrerà) negli ultimi 8 anni.

Il bando secondo anche le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione potrebbe essere pubblicato durante il mese di Novembre 2019 ma i docenti sarebbero assunti comnque nel corso del 2020, il bando sarà finalizzato alla stabilizzazione di 24.000 insegnanti.

L’accordo raggiunto con i sindacati ha apportato alcune modifiche e novità rispetto alle precedenti bozze sul bando, come abbiamo detto potranno accedere al bando i docenti che hanno prestato 3 anni di servizio – nelle scuole secondarie statali – negli ultimi 8 anni (ai fini del riconoscimento dell’anno di servizio è necessario aver lavorato per almeno 180 giorni continuativi nel corso dell’anno scolastico).

Una delle novità riguarderà la procedura per accedere al bando e quella di chiusura dell’iter, secondo quanto accordato con i sindacati ci sarà una prova preselettiva ed un esame finale prima che i partecipanti al bando possano essere dichiarati vincitori del concorso.

Per quanto riguarda la prova d’esame finale sarà una simulazione di una lezione – si svolgerà di fronte al Comitato di valutazione a cui per l’occasione si aggiungerà anche un componente esterno.

L’ultimo appunto da fare riguarda i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche che la legge sulla Buona Scuola ha riconosciuto come fondamentali ai fini della partecipazione ai prossimi concorsi scuola.

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