La Nuova Scuola secondo il Governo 5 Stelle-PD ecco le novità

In questi giorni di tribolata politica si parla molto della creazione del nuovo governo targato Movimento 5 Stelle e Pd e delle ricadute che questa nuova alleanza potrebbe portare all’interno della scuola pubblica italiana, in questo articolo andremo a vedere quali potrebbero essere le novità nella scuola nel caso ci fosse l’accordo tra i due partiti politici, ovviamente non c’è nulla di ufficiale in quello che andremo a leggere, si tratta solo di ipotesi derivanti dalle dichiarazioni fatte in queste settimane dai membri delle due forze politiche.

La Nuova Scuola secondo il Governo 5 Stelle-PD ecco le novità

E’ di ieri la notizia che gli iscritti al movimento 5 stelle hanno espresso la loro votazione tramite la piattaforma online sul sito ufficiale del partito, gli iscritti hanno approvato la creazione del nuovo governo targato 5 Stelle-PD.

Al momento non è stato ancora scelto il nuovo Ministro che guiderà il Ministero dell’Istruzione mi sono già alcuni progetti che il nuovo governo metterà in campo per la scuola italiana.

Stando alle informazioni trapelate in questi giorni le intenzioni del nuovo governo sono quelle di eliminare le cosiddette classi pollaio riducendo il numero degli studenti a 22 per singola classe, inoltre ci sarebbe l’intenzione di destinare il Bonus da 500 alle scuole direttamente e non ai docenti

Il nuovo governo dovrà lavorare anche sulla questione dei precari a cui dare risposte mentre all’università si lavora al superamento del numero chiuso e al potenziamento della ricerca.

«Un’istruzione di qualità e aperta a tutti»: queste la parole del Presidente Conte al Quirinale. Per farlo, sarà necessario avere il sostegno di buona parte delle forze politiche. Ci sono temi su cui la nuova maggioranza dovrà confrontarsi e trovare una strada unica da seguire ma ce ne sono altri su cui, sostanzialmente, ha la stessa visione.

Sul tavolo c’è poi il tema legato alla valorizzazione dei docenti e ai precari. Torna alla ribalta infatti l’annoso problema degli stipendi degli insegnanti italiani, in coda alle classifiche europee: difficile raggiungere a breve la media Ue ma da Pd e M5S c’è già la volontà di mettervi mano.

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