Sciopero del Personale Ata l’11 e 12 settembre, ecco le motivazioni

Sciopero in arrivo per il Personale ATA l’11 e il 12 settembre 2019, alla base della protesta la legge di bilancio 2019 la quale ha previsto lo stop degli appalti di pulizia nelle scuole dal 1° gennaio 2020 per le ditte esterne a cui fino ad oggi erano stati assegnati i lavori di pulizia delle scuola, la suddetta legge ha modificato l’accordo trasferendo le mansioni di pulizia al Personale ATA interno delle scuole che sono dipendenti statali.

Sciopero del Personale Ata l’11 e 12 settembre, ecco le motivazioni

Secondo quanto previsto dalla legge di bilancio i dipendenti delle ditte esterne verranno stabilizzati in qualità di collaboratori scolastici ma per completare questo processo è necessaria la pubblicazione dell’apposito decreto che rende il tutto valido e attuabile, anche perchè in assenza del decreto non è possibile avviare il concorso pubblico che di fatto converte i lavoratori ex lsu in Personale ATA scolastico.

Il 1° agosto scorso si è tenuto al Miur l’incontro con le principali organizzazioni sindacali. Durante il tavolo tecnico erano emerse diverse problematiche sulla procedura concorsuale, prima fra tutte la discordanza tra numero di lavoratori e posti accantonati.

Su questo e su altri punti critici si sarebbe dovuto discutere nelle ultime settimane, per poi arrivare alla pubblicazione del decreto a settembre, come riferito dall’Onorevole Luigi Gallo (M5S).

I requisiti utili per partecipare al concorso, che dovrebbero essere confermati dal decreto, sono:

  • servizio per almeno 10 anni, anche non continuativi, compreso il 2018 e il 2019, presso le scuole statali, per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari;
  • assunzione in qualità di dipendente a tempo indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento dei predetti servizi.
  • Restano esclusi dalla procedura selettiva gli ex lsu di Palermo (articolo 1, comma 622, della legge n. 205 del 27 dicembre 2017).

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