Saranno almeno 170 mila i supplenti nell’anno scolastico che sta per iniziare su un totale di circa 844mila, considerando anche i posti di sostegno (circa 63mila). Come dire che tra tutti coloro che saliranno in cattedra a settembre uno su 5 sarà precario.
La stima arriva dalla Cisl scuola mentre sono in pieno svolgimento le convocazioni per le assunzioni a tempo indeterminato.
La Cisl ha calcolato che i pensionamenti dei docenti con quota 100 sono stati circa 17mila; il totale dei posti disponibili è di 58.627 mentre la richiesta di insegnanti autorizzata dal ministro della Scuola Bussetti ammonta a 53.637 unità.
I posti che non verranno coperti con nomine in ruolo per mancanza di aspiranti in graduatoria, per la Cisl, sono 23mila.
Nell’anno scolastico che si è concluso a giugno i supplenti sono stati 150 mila circa, quindi da settembre il plotone dei precari dovrebbe aumentare di oltre il 13 per cento.
Per quanto riguarda gli Ata – il personale amministrativo, tecnico e ausiliario – la disponibilità è di 17mila posti ma il contingente delle nomine ammonta a soli 7.646 posti.
«Rispetto allo scorso anno, aumenteranno i docenti supplenti nell’anno scolastico che inizierà a settembre», dice il segretario della Cisl Scuola Maddalena Gissi, che fino all’ultimo ha rivolto un appello alla responsabilità della politica a mandare avanti il decreto precari.
Per il sindacato, se un docente ha coperto per 3 anni il ruolo di supplente, deve poter contare su una procedura di reclutamento riservata, è un giusto riconoscimento.