Concorso Scuola e crisi di governo, bisogna dire addio ai concorsi? Ecco la situazione

L’amministratrice del Gruppo Facebook Sonia Cannas (Concorso Docenti 2019 – Obiettivo Scuola, che conta più di 80.000 iscritti) ha pubblicato un interessante post sull’attuale situazione di crisi politica con un focus ai concorsi scuola 2019 che dovrebbero essere pubblicati nel corso di questo anno, un post esaustivo che chiarisce i molti dubbi di tutte le persone che in questi giorni di caos politico si chiedono cosa ne sarà della scuola pubblica.

Concorso Scuola e crisi di governo bisogna dire addio ai concorsi? Ecco la situazione

Ecco di seguito il post integrale pubblicato nel gruppo facebook:

Visti i continui post, con articoli spesso anche molto imprecisi, cerco di chiarire la situazione.
Prima precisazione: benché sia palese che non ci sia più una maggioranza, la crisi sarà ufficiale quando ci sarà una sfiducia o dimissioni da parte del Presidente del Consiglio.

I concorsi ordinario e straordinario della secondaria hanno una storia e un iter diverso, che molti stanno confondendo.

1) Il concorso ordinario è già stabilito dal dlgs 59/2017, pubblicato il 13 aprile 2017, ufficialmente in vigore dal 31 maggio 2017 (infatti il concorso straordinario previsto dalla fase transitoria è già stato bandito nel febbraio 2018), modificato dalla legge di bilancio 2019. Quindi sul concorso ordinario esiste già un impianto normativo.
Con un nuovo governo potrebbero esserci ritardi sul bando? Può essere, è probabile, ma al momento nessuno può dirlo. In ogni caso un concorso ordinario, prima o poi, verrà per forza bandito.

2) Discorso diverso per il concorso straordinario (riservato ai 180×3 nelle scuole statali), che invece doveva essere approvato con il decreto legge “salva-precari”, ma che non ha terminato il suo iter burocratico di approvazione. Trattandosi di un decreto legge, il testo doveva essere approvato dal Consiglio dei Ministri, poi pubblicato in GU e convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni. Attualmente il decreto è stato approvato il 6 agosto in CdM, ma con la formula “salvo intese” in quanto avevano intenzione di modificarlo prima che venisse pubblicato in GU, infatti la sua pubblicazione in GU non è stata immediata, ma era prevista non prima del 28 agosto.

Visti i delicati equilibri del governo questo decreto potrebbe non concludere il suo iter di approvazione. In tal caso il concorso straordinario non esisterebbe più, ovviamente salvo nuove modifiche al sistema di reclutamento.

Vedo in giro che state divulgando un articolo di poche righe pieno di inesattezze. Approfitto di questo post per fare un po’ di debunking.

1) Il “concorso straordinario sui PAS” non esiste. Il decreto “salva-precari” prevedeva due misure:
– un concorso straordinario riservato ai 180×3 nelle scuole statali (svolti negli ultimi 8 anni);
– un PAS, cioè un percorso universitario esclusivamente abilitante (che non dà il ruolo, per quello bisogna sempre superare un concorso, in accordo con l’art.97 della Costituzione).
2) Il numero di 55000 persone era la stima sul numero di persone con 3 anni di servizio nelle scuole STATALI, non di partecipanti al PAS. Dato che al PAS potevano accedere anche precari delle paritarie, dei cfp e dottori di ricerca, il numero di persone che avrebbero avuto accesso al PAS sarebbe stato molto più alto.
3) I concorsi previsti nella scuola secondaria erano due: uno ordinario, per circa 24250 posti, e lo straordinario riservato ai 180×3, per altri 24250 posti.
4) Dire addio ai concorsi in modo totalitario è sbagliato. Sicuramente un concorso ordinario, prima o poi, verrà bandito. Rimane il dubbio sul concorso straordinario. Il resto l’ho spiegato sopra.

Link al gruppo: https://www.facebook.com/groups/concorsodocenti2018/

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