Reddito di Cittadinanza: arrivano le norme antifurbetti, ecco le novità

Novità in arrivo per il Reddito di Cittadinanza 2019, il governo sta varando una serie di misure per contrastare i furbetti che negli ultimi tempi sono ricorsi al cambio di residenza o alle separazioni di comodo pur di poter beneficiare del sussidio economico previsto dal Reddito di Cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza: arrivano le norme antifurbetti, ecco le novità

Nelle ultime settimane si sta assistendo ad una vera e propria corsa pur di potersi accaparrare il Reddito di Cittadinanza 2019, in molti comuni d’italia si stanno verificando lunghe code agli sportelli dell’anagrafe dove tutti stanno cambiano la propria residenza per poter beneficiare del sussidio mensile previsto dal Reddito di Cittadinanza.

Altri ancora stanno effettuando delle seperazioni di comodo, i coniugi si separano legalmente ma nella realtà non lo sono, il tutto sempre per poter beneficiare del sussidio economico previsto dalla normativa.

Il governo per arginare questo fenomeno e per stanare i furbetti, ma soprattutto per assicurarsi che il sussidio economico vada a chi effettivamente ne ha bisogno, sta varando una serie di contromisure per rendere vani tutti gli escamotage che in queste ultime settimane moltissime persone stanno adottando.

Le nuove norme prevedono l’esclusione dal Reddito di Cittadinanza per coloro che hanno cambiato la propria residenza dopo il primo settembre 2018, con controlli serrati da parte dei vigili urbani per individuare i furbetti che cercano di accedere al reddito di cittadinanza dichiarando il falso (prevista in questo caso l’esclusione per 5 anni dall’accesso al reddito).

L’emendamento della Lega evita così che il divorzio venga utilizzato come espediente per godere del reddito; in tal caso, gli ex coniugi che avanzano domanda “senza appositi verbali certificati dalla polizia locale sul cambio di residenza” saranno esclusi dal beneficio.

Questa è una delle modifiche al decretone che ha visto d’accordo M5s e Lega sul vertice tenutosi a Palazzo Chigi ieri pomeriggio. Nelle modifiche anche l’inclusione dei servizi sociali da svolgere per chi accede alle misure, mentre è in dirittura d’arrivo alla Camera un’altra modifica per i disabili.

La Lega spinge per riservare altri 400 milioni per allargare il pubblico che potrà avere accesso al reddito; per questo sarà necessario variare la scala di equivalenza con la quale si calcola l’assegno, quindi recuperare le necessarie coperture.

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