Assegno universale anziani 2024 non autosufficienti, tutti i dettagli

Assegno universale anziani 2024 non autosufficienti, tutti i dettagli – Il 11 marzo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo che istituisce l’assegno universale per anziani non autosufficienti” o, come viene anche chiamato, “assegno unico universale anziani”. Questa misura, anticipata da una legge delega incentrata sul sostegno a queste categorie vulnerabili, ha superato una prima valutazione il 25 gennaio 2024, per poi essere esaminata ed approvata definitivamente dalle commissioni parlamentari e dal Consiglio dei Ministri.

Seguendo le direttive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si prevede l’introduzione di questa misura in forma sperimentale, a partire dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026. L’assegno è destinato agli anziani ultraottantenni non autosufficienti che presentano un “livello di bisogno assistenziale gravissimo” e che hanno un ISEE inferiore a 6.000 euro.

L’assegno universale per gli anziani non autosufficienti, previsto per il 2025, rappresenta una prestazione “unica” che ingloba tutte le agevolazioni finora disponibili per questa fascia di popolazione, incluso l’indennità di accompagnamento, da cui deriva la sua definizione di “unico e universale”.

Ideato sulla base dell’assegno universale per i figli, questo sostegno economico varierà in base al livello di bisogno assistenziale del beneficiario. Il beneficiario avrà la possibilità di scegliere se ricevere il supporto sotto forma di contributo economico o come servizi dedicati alla persona.

Questa misura non si sostituisce, ma si somma ad altre prestazioni già esistenti destinate agli anziani non autosufficienti, come, per esempio, l’assegno di accompagnamento.

L’introduzione dell’assegno rappresenta una delle iniziative delineate nella legge delega per il sostegno agli anziani, entrata in vigore il 31 marzo 2023, e successivamente formalizzata attraverso il Decreto anziani 2024.

La prestazione universale è concessa su richiesta alla persona anziana non autosufficiente che soddisfa i seguenti criteri:

  • età anagrafica di almeno 80 anni;
  • bisogno assistenziale gravissimo;
  • ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, non superiore a 6.000 euro;
  • titolarità dell’indennità di accompagnamento o in possesso dei requisiti per il riconoscimento di tale beneficio.

L’assegno universale per anziani non autosufficienti diverrà operativo in fase sperimentale a partire dal 1° gennaio 2025, estendendosi fino al 31 dicembre 2026, come confermato dal Consiglio dei Ministri in data 11 marzo 2024.

Destinatari dell’Assegno Unico Universale Anziani

Questa nuova prestazione è destinata agli anziani che non godono di autonomia, sia totale che parziale, come definito dalla Legge 104 del 1992. Per non autosufficienti si intendono individui afflitti da condizioni patologiche che impediscono l’autogestione delle funzioni vitali quotidiane.

In particolare, si considera non autosufficiente chi richiede assistenza per compiere le attività fondamentali della vita, quali camminare, lavarsi, vestirsi, o alimentarsi. Altri criteri di ammissibilità sono dettagliati nel Decreto attuativo.

Modalità di Erogazione dell’Assegno Universale per Anziani

L’assegno universale per gli anziani non autosufficienti viene attribuito a seguito di un’accertamento sanitario e di una richiesta formale all’INPS. La prestazione può essere erogata sia in forma monetaria sia attraverso servizi dedicati alla persona, a fronte del riconoscimento di un “bisogno assistenziale gravissimo” da parte di una commissione dedicata. I dettagli operativi saranno specificati in un decreto dedicato. Il Decreto anziani 2024 prevede che l’assegno unico incorpori:

  • L’indennità di accompagnamento prevista dalla Legge 11 febbraio 1980, n. 18;
  • Le prestazioni assistenziali domiciliari, sanitarie, sociali o sociosanitarie per anziani non autosufficienti;
  • I supporti ai familiari che assistono gli anziani, i cosiddetti “caregiver”, come definito nell’articolo 1, comma 164, della Legge di Bilancio 2022.

I beneficiari potranno revocare in qualsiasi momento la loro opzione per l’assegno universale, ripristinando l’indennità di accompagnamento per chi ne fosse già titolare.

Importo dell’Assegno Unico Universale

L’importo dell’assegno unico universale è fissato a circa 850 euro mensili, suddivisi in:

  • Una quota fissa, equivalente all’indennità di accompagnamento (assorbita dall’assegno);
  • Una quota integrativa, denominata “assegno di assistenza”.

Procedura di Richiesta

Le persone anziane non autosufficienti, o i loro delegati, possono inoltrare la domanda per la prestazione unica tramite un procedimento telematico all’INPS. I dettagli su come procedere saranno forniti dall’istituto, e le istruzioni specifiche verranno comunicate a breve. L’accesso al servizio di richiesta sarà probabilmente disponibile tramite una pagina dedicata dell’INPS, autenticandosi con uno dei seguenti sistemi:

  • Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

È possibile anche presentare la domanda attraverso le strutture di patronato.