Il Garante Privacy si dice contrario al controllo biometrico (anche per scuole)

Nelle settimane e mesi scorsi si è molto discusso sulle nuove norme da introdurre nella pubblica amministrazione per combattaere l’assenteismo che molti furbetti mettono in pratica, il Governo, tra le varie misure che aveva considerato di mettere in atto, c’era anche il riconoscimento biometrico delle impronte digitali.

Il Garante Privacy si dice contrario al controllo biometrico (anche per scuole)

Il controllo biometrico nel dettaglio era stato contemplato per smascherare tutti quei furbetti che timbrano il cartellino e poi tutto fanno tranne che lavorare, in alcuni casi le indagini hanno portato alla luce anche il fenomeno delle timbrature fantasma, dove il singolo dipendente timbrava anche per i colleghi che fisicamente non si presentavano neanche sul posto di lavoro.

L’introduzione del controllo biometrico secondo il governo verrebbe introdotto anche nelle scuole per i docenti, dirigenti e personale ata, ma la misura potrebbe essere stroncata ancora prima della sua introduzione.

Il garante della privacy, Antonello Soro, ha bocciato il ricorso a questo metodo, sostenendo che in senso generale la misura contenuta nel decreto concretezza rappresentano una misura eccessiva, da usare solo in caso di rischio e sarebbero persino incompatibili con la legislazione europea.

Il Garante della Privacy ha quindi indicato una revisione del testo di legge, ricordando dati alla mano che non emerge dalle statistiche una diffusione del fenomeno in maniera sistematica, né generalizzata

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