Autonomia Regioni: lo stipendio docenti potrebbe aumentare di 400 euro

Con la richiesta di autonomia da parte di alcune regioni italiane si potrebbero aprire delle nuove prospettive retributive per i docenti che lavorano in queste regioni, con la Regionalizzazione infatti, si calcola che ci potrebbero essere aumenti di stipendio che potrebbero arrivare anche a 400 euro mensili.

Autonomia Regioni: lo stipendio docenti potrebbe aumentare di 400 euro

Diverse regioni hanno chiesto l’autonomia come Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, la regionalizzazione sui docenti della scuola pubblica potrebbe avere ripercussioni positive in termini di stipendio, con la regionalizzazione si dovrebbe comportare anche il trasferimento del personale scolastico dalle dipendenze statali a quelle regionali, ma con alcuni distinguo.

Le nuove norme riguarderebbero  infatti solo i docenti neoassunti, a partire probabilmente dai prossimi concorsi, mentre per coloro che sono già in servizio, vigerà lo status di dipendente statale fino alla pensione.

Per quanto riguarda in particolare gli stipendi la retribuzion base resterebbe quella prevista dalla normativa nazionale, quindi in questo senso non ci sarebbero modifiche, ma  le Regioni potranno proporre contratti di secondo livello, incentivi e premi che potranno servire a trattenere gli insegnanti, rendendo però più onerosa la scuola per i contribuenti.

Su questo aspetto sul Messaggero è stato pubblicato un articolo dove viene simulato il calcolo dello stipendio e l’aumento previsto, ad esempio nella regione Lombardia si potrebbe arrivare a firmare un contratto integrativo regionale pari a 441 euro. Per una città come Roma, dove il costo della vita è uguale se non maggiore di quello dei centri del Nord, le differenze sarebbero destinate ad ampliarsi.

E’ bene specificare che siamo nel campo delle impotesi poichè al momento non c’è nulla di ufficiale se non la volontà espressa da alcune regioni sulla propria autonomia, l’iter compirà un passo avanti il 15 febbraio 2019 quando ci sarà l’incontro fra Governo e Regioni proprio su questo aspetto.

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