5 politico piace agli studenti, ma per i sindacati la proposta è da abolire

5 politico? Si grazie, è quella l’idea di una dirigente scolastica di Roma che sta facendo discutere docenti, studenti e genitori. La dirigente scolastica romana Rossana Piera Guglielmi ha pensato di far girare una circolare presso il suo istituto scolastico nella quale esorta i docenti a non assegnare voti inferiori a 5 sulle pagelle del primo quadrimestre, ma tante le perplessità e le contestazioni arrivate anche dai sindacati.

Secondo il segretario generale Uil Scuola Pino Turi l’idea della circolare della preside Rosanna Piera Guglielmi è “una interferenza inaccettabile, in quanto il dirigente scolastico non può prendere una decisione di tale tipo e d’altronde è compito del docente la valutazione dell’alunno e in tal modo il docente viene provato della sua libertà di insegnamento.

Inoltre viene ricordato dal segretario generale Uil scuola che sebbene il Ministro Bussetti nel periodo di Natale chiese di non dare troppi compiti gli studenti, quella restava solo un’indicazione ma non un obbligo che i docenti dovevano eseguire. Il docente non può essere vincolato in quanto la libertà di insegnamento è tutelata dalla costituzione e tali comportamenti sono inaccettabili afferma Pino Turi.

A tal proposito interviene anche Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, che afferma che sebben il 5 potrebbe essere una indicazione per evitare distinzioni, aspettative o la demoralizzazione degli allievi, bisogna ricordare che dall’altra parte c’è una invasione del diritto dell’insegnante ad educare i ragazzi come ritiene e il d.s doveva prima discuterne con i dipartimenti o nei consigli di classe e poi provvedere al meglio.

Ma cosa ne pensano gli studenti a tal proposito? Le associazioni degli studenti non tardano a rispondere su tal argomento e replicano che se un preside arriva alla decisione di conferire 5 come votazione minima c’è l’evidenza di un problema, un problema che è già stato riscontrato da tempo, ovvero definire la valutazione come semplice numero sulla materia senza tener conto dei progressi e la situazione da cui parte lo studente.

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