Novità Decreto Quota 100, ecco cosa prevede la Riforma delle Pensioni 2019

Dopo mesi di notizie ed indiscrezioni ieri si è svolto il consiglio dei Ministri dove si sono messe nero su bianco le regole della Quota 100 e le modalità di attuazione della Riforma delle Pensioni 2019, nell’articolo andremo a vedere cosa prevede le regole scritte per la Quota 100 con le differenze tra lavoratori pubblici e privati.

Novità Decreto Quota 100, ecco cosa prevede la Riforma delle Pensioni 2019

Grazie all’introduzione della Quota 100 i lavorarori nati entro il 1956 e che hanno lavorato senza interruzioni almeno dal 1980 potranno andare in pensione a partire dal mese di aprile 2019, in pratica potranno aderire tutti i lavoratori pubblici e privati che hanno maturato a fine 2018 almeno 62 anni di età e 38 di contributi.

La Quota 100 sarà attiva per 3 anni fino al 2021, soddisfatti il Ministro Di Maio, il Premier Conte ed il Ministro Salvini che durante l’intervista post consiglio dei Ministri ha affermato che si tratta di un passaggio storico, e ovviamente essendo una possibilità di scelta su quota 100 abbiamo fatto stime: se ci saranno meno persone che per loro ragionamenti, faranno domanda, i soldi che avanzeranno saranno reinvestiti in taglio delle tasse, se ci saranno possibilità maggiori i soldi ci sono.

Novità Decreto Quota 100: Statali escono da agosto 2019

Come abbiamo detto potranno aderire alla Quota 100 sia i lavoratori privati che pubblici per questi ultimi c’è da attendere qualche mese rispetto ai colleghi del privato, infatti gli statali potranno uscire dal mondo del lavoro a partire dal mese di Agosto 2019, in precedenza la prima finestra era fissata a luglio ma era dedicata solo a chi raggiungeva i requisiti entro il 31 dicembre 2018. Per chi matura i requisiti successivamente la finestra resta di 6 mesi con 6 mesi di preavviso. Per la scuola prima finestra a settembre con domande entro il 28 febbraio.

Per i lavoratori Pubblici saranno previste delle finestre trimestrali, la platea che potrebbe accedere alle misure è di cerca 315.000 persone ma è probabile che il numero sia più contenuto a causa della norma del divieto di cumulo con l’attività lavorativa fino all’età di vecchiaia. Potrebbe scoraggiare rispetto all’uscita anticipata anche l’importo ridotto di pensione a fronte di quello che si avrebbe avuto maturando i contributi fino all’età di vecchiaia o alla pensione anticipata indipendente dall’età.

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