Quota 100: in pensione dal 2019 ma con riduzione dell’assegno, ecco le novità

Il Governo lavora alacremente alla Riforma delle Pensioni non senza qualche problema e grattacapo che la Quota 100 inevitabilmente crea, dato che la platea interessata dalla Quota 100 è stimata in circa 450.000 lavoratori divisi tra pubblico e privato, vediamo quindi quali sono le ultime novità e notizie sulle Pensioni di Oggi.

Quota 100: in pensione dal 2019 ma con riduzione dell’assegno, ecco le novità

Una delle ultime novità riguardante la Quota 100 e i pensionamenti a partire dal 2019 sono le probabili riduzione sull’assegno di pensione che i lavoratori si troveranno, stando ai dati diffusi chi sceglierà di lasciare il lavoro ci sarà una riduzione dell’importo della pensione lorda – rispetto a quella che si sarebbe ottenuta restando in attività – una riduzione che può andare dal 5% fino a oltre il 30% nel caso il lavoratore lasci il lavoro circa sei anni prima.

E’ giusto evidenziare che queste penalizzazioni non sono frutto dell’attuale governo Lega-5 Stelle ma è semplicemente l’effetto della minore contribuzione rispetto a quella piena.

In pratica il problema è legato al sistema pensionistico che non è più sganciabile dall’aspettativa di vita per tanto anticipare di quattro anni l’uscita dal lavoro non può risultare indolore per il lavoratore che diventerà poi pensionato, sulla questione sono state fatte anche delle simulazioni e delle proiezioni, vediamo cosa ci dicono.

Se ad esempio si esce dal mondo del lavoro con la quota 100 pura (62 anni di età e 38 di contributi) si anticipa l’uscita dal lavoro rispetto all’età di vecchiaia (67 anni nel 2019) e alla pensione anticipata attuale (42 anni e 10 mesi di contributi se resteranno bloccati anche l’anno prossimo come annunciato dal Governo, sennò 43 e tre mesi) di circa cinque anni.

In questi anni non si verseranno contributi che quindi non andranno a rimpolpare il montante e quindi la pensione futura.

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