Sciopero Scuola 7-8 Gennaio 2019 per Docenti e Ata, Orari, Motivi e Info utili

Lunedi 7 Gennaio 2019 dovrebbero riaprire le scuole, il condizionale è d’obbligo poichè il 7-8 Gennaio 2019 c’è in programma uno Sciopero della Scuola a cui prenderanno parte sia i Docenti che il Personale ATA, per tanto le vacanze di molti studenti italiani potrebbero continuare per via dello sciopero in programma, nell’articolo vediamo le motivazioni della protesta e chi aderisce allo sciopero.

Sciopero Scuola 7-8 Gennaio 2019, Orari, Motivi e Info utili

La protesta è stata organizzata “dall’Associazione Sindacale SAESE, Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia, che con una nota dell’11 dicembre 2018 ha comunicato la proclamazione dello sciopero nazionale nel Comparto Scuola di tutto il personale docente e ATA a tempo indeterminato e determinato, atipico e precario in servizio in Italia e nelle scuole e nelle istituzioni italiane all’estero, per il 7 e 8 gennaio 2019”.

In teoria aderiranno allo sciopero del 7 e 8 gennaio 2019 tutti i professori e il personale docente che fanno proprio parte di questa associazione sindacale (il Sindacato Autonomo europeo scuola ed ecologia).

Per sapere con certezza se i professori della vostra scuola aderiranno o no allo sciopero, qualora non abbiate ancora ricevuto comunicazioni dalla segreteria scolastica, vi consigliamo di chiamare (anche se i prof non sono obbligati a comunicare la propria assenza).

Ogni docente deciderà quindi se aderire o meno allo sciopero previsto per il 7 e 8 gennaio 2019 e quindi, subito dopo la Befana, vedremo se le lezioni verranno sospese oppure no. Cerchiamo però di capire qualcosa di più: chi aderirà allo sciopero, chi non rientrerà a scuola dopo le vacanze e anche i motivi della protesta.

Motivi dello Sciopero della Scuola del 7 e 8 gennaio 2019

I motivi della protesta sono svariati e probabilmente si riferiscono a quanto era già stato richiesto in passato da parte di tutto il corpo docente.

  • assunzione per gli ATA per coprire il fabbisogno nelle scuole
  • aumento salariale reale
  • immissione in ruolo su tutti i posti liberi
  • rifiuto della regionalizzazione
  • integrazione degli alunni stranieri
  • nserimento di italiano L2 in tutte le scuole

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