Rinnovo Contratto Scuola, salvo Bonus Renzi da 80 Euro

Messo a punto l’Atto di Indirizzo all’Aran e il prossimo 8 giugno l’Atto sarà oggetto di discussione con le parti sociali, questa la notizia riportata dal Messaggero in quanto sembrerebbe chiusa la partita della riforma del pubblico impiego con la revisione del testo unico, mentre sta per aprirsi quella del rinnovo contrattuale, atteso ormai da troppo tempo, e dei relativi aumenti delle retribuzioni.

L’Accordo del 30 novembre 2016 prevede un aumento lordo medio mensile di 85 euro per tutti i dipendenti, somma che sarà percepita per intero dal 2018, la copertura è prevista sino al 2017, mentre per il 2018 per l’aumento a regime le risorse dovranno essere stanziate nella legge di Bilancio.
Superato il problema aumento e copertura, sembra sorgere il problema derivante dal summenzionato accordo che prevede una sorta di tutela per coloro i quali percepiscono il bonus di 80 euro e con un reddito vicino ai 26 mila euro, soglia oltre la quale si perde il bonus.

Le prospettive di aumento contrattuale però potrebbero portare ad una conseguente perdita delle 80 euro nette previste. Il danno di perdita del bonus mensile è argomento di questione nell’Atto di Indirizzo in cui è previsto che la questione venga affrontata nei prossimi Contratti, e a far fronte a tale perdita per i dipendenti costituendo una sorta di indennità tale da far mantenere il bonus di 80 euro, anche nel caso in cui l’aumento contrattuale faccia sperare la soglia dei 26.000 euro.

L’indennità a quanto ammonterebbe?

Per garantire l’indennità a tutti i dipendenti coinvolte in tale questione ammonta a 500 mln di euro, per tali risorse si è pensato di attingere a quelle destinate agli stessi aumenti contrattuali, ma tale proposta però, determinerebbe una riduzione degli aumenti per alcune categorie, che non sarebbero certamente contenti, e l’ipotesi più attendibile resta una sola cioè il reperimento dei fondi nel bilancio statale, che non è certo florido.

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