Rinnovo CCNL Scuola, 14 euro di aumento, Sindacato protesta il Ministro predica calma

Rinnovo CCNL Scuola – Sebbene al momento sono richieste dagli insegnanti un aumento dello stipendio il Ministro dell’Istruzione fa presente che si è già evitato il taglio dello stipendio previsto a gennaio con il precedente governo. Dopo le proteste per un piccolo aumento di euro 14 il Ministro dellʼIstruzione annuncia che incontrerà le parti sociali, e spiega che su uno stipendio di 1400 euro netti al mese è previsto un aumento di euro 14 per il rinnovo del contratto che scade a dicembre di 200mila insegnanti.

Le parti sociali Cgil e Anief-Cisal riferiscono che si sentono presi in giro da un così misero aumento, ma il Ministro Bussetti a tal proposito afferma che non bisogna creare allarmismi e che bisogna lavorare insieme in quanto la Manovra è appena cominciata e ci sono tutti i margini per inserire ulteriori risorse per il rinnovo contratti e perciò la collaborazione di tutti è necessaria per raggiungere l’obiettivo finale.

Il Ministro Bussetti ha affermato inoltre che si dice favorevole a incontrare personalmente i sindacati prima dell’approvazione della legge di bilancio proprio per lavorare insieme e durante l’incontro spiegherà che sta cercando di scongiurare un taglio allo stipendio per 850mila prof e ricorda che grazie all’intervento economico già programmato dal nostro governo stiamo scongiurando un taglio allo stipendio per 850.000 insegnanti.

Secondo i calcoli per gennaio 2019 sarebbe previsto un taglio “grazie” al precedente governo che non ha stanziato abbastanza risorse durante l’ultimo rinnovo contrattuale per mantenere gli aumenti previsti attraverso il cosiddetto elemento perequativo dopo il primo anno.

I sindacati nel frattempo non mollano la presa e cercano di spingere il Miur a destinare più risorse per il rinnovo del contratto. Un esponente della Cgil scuola Francesco Sinopoli afferma che il governo deve indicare chiaramente che quelle risorse saranno nella prossima legge di stabilità e che si vuole far passare il concetto che ci si stia avvicinando agli stipendi degli insegnanti europei, ma l’obiettivo è molto lontano in quanto occorrono finanziamenti più cospicui.

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