Stipendio: aumenterà nel 2019 in attesa del rinnovo, ecco come – Per la copertura dell’elemento perequativo dal 1° gennaio 2019 e per la cosiddetta indennità di vacanza contrattuale in attesa del predetto rinnovo, nella bozza della legge di bilancio sono stati stanziati i fondi europei per il rinnovo del CCNL relativo al triennio 2019-2021.
Stanziati i seguenti fondi previsti dal rinnovo CCNL 2019/2021:
- 1.100 milioni di euro per il 2019;
- 1.425 milioni di euro per il 2020;
- 1.775 milioni di euro a partire dal 2021.
Introdotto con il CCNL 2016-18 l’elemento perequativo per garantire a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione un aumento stipendiale pari a 85 euro (finanziato soltanto sino al 31 dicembre 2018), l’intervento in legge di bilancio assicura il mantenimento dell’aumento ottenuto.
Prevista inoltre dalla bozza della legge di bilancio anche all’indennità al lavoratore ( articolo 47 bis, comma 2, del D.lgs. 165/01), tale articolo che stabilisce che al lavoratore non sia ancora stato rinnovato e non sia stata disposta l’erogazione di cui al comma 1, al decorrere del mese di aprile dell’anno successivo alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro, è riconosciuta un’anticipazione dei benefici complessivi che saranno attribuiti all’atto del rinnovo contrattuale (una copertura economica).
Nel caso in cui il lavoratore entro il mese di aprile dell’anno seguente alla scadenza del CCNL non abbia ricevuto il rinnovo del contratto lavorativo gli è riconosciuto un anticipo dei benefici che saranno ottenuti con la stipula del Contratto medesimo, tale “manovra” è chiamata indennità di vacanza contrattuale che è stata così stabilita:
- pari a 0,42 per cento dal 1° aprile 2019 al 30 giugno 2019;
- pari a0,7 per cento a decorrere dal 1° luglio 2019.
