Per il Personale ATA nuove assunzioni in arrivo per il 2019, le assunzioni arriverebbero dalla revoca del ministero dell’istruzione dei servizi di pulizia affidate fino ad oggi a società esterne, nelle intenzioni del governo ci sarebbe il riaffidamento dei servizi di pulizia delle scuole al Personale ATA, un ritorno al passato che consentirebbe circa 12.000 assunzioni tra nuovi inserimenti e stabilizzazioni contrattuali.
Assunzioni Personale ATA 2019: In arrivo 12.000 Nuovi Posti
La revoca dei servizi di pulizia delle scuole a ditte esterne è stato anche annunciato poco tempo fa dal Presidente della VII Commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo il quale pubblico anche sulla propria pagina facebook la notizia della revoca degli appalti di pulizia a ditte esterne, un provvedimento che come abbiamo evidenziato porterebbe all’assunzione di 12 mila unità per il Personale ATA.
Le nuove assunzioni riguarderebbero il prossimo anno scolastico 2019-2020 dato che per l’anno in corso sono già trascorsi diversi mesi di lezioni, con tutta probabilità prima di poter procedere con le nuove assunzioni si dovrà dar seguito a quanto previsto dal CCNL 2013-18, ossia alla nuova classificazione professionale del personale ATA, quindi ad un nuova definizione dei profili.
La classificazione del personale ata come si evince dall’articolo 34 del Contratto, è di competenza di una specifica commissione paritetica da istituire presso l’Aran, la medesima commissione si sarebbe dovuta istituita entro 30 giorni dalla firma del CCNL ma ad oggi non si hanno notizie.
Anche il Movimento 5 Stelle ha confermato il tutto attraverso un comunicato stampa nel quale si legge:
“Utilizzeremo per la stabilizzazione dei lavoratori storici degli appalti dei servizi nelle scuole le risorse per la proroga del progetto ‘Scuole Belle’, contenute nella bozza della Legge di Bilancio.
Su questo punto tra Parlamento e Miur c’è piena concordanza: bisogna far uscire dalla precarietà i lavoratori delle imprese di pulizia e sicurezza nelle scuole”. Lo affermano, in una nota, i deputati del MoVimento 5 Stelle della commissione Cultura.
“Il Parlamento ha da poco votato una risoluzione che punta proprio a internalizzare questi servizi. Un’iniziativa che reca vantaggio sia ai lavoratori sia allo Stato, che in questo modo spenderà addirittura di meno per una qualità dei servizi maggiore. Con lo stesso impegno, si procederà in questa direzione con la Legge di Bilancio”, proseguono i deputati.
