Novità in arrivo per il concorso docenti 36 mesi, all’interno della bozza della legge di bilancio 2019 è stato abolito il concorso per docenti con 36 mesi di servizio ed inserito un nuovo bando per laureati e di fatto abolisce il concorso previsto dal DL 59/2917 per i precari che potessero vantare tre anni di servizio negli ultimi otto, il governo quindi rimescola nuovamente le carte per i docenti che vogliono ambire ad una cattedra nella scuola pubblica per i prossimi anni.
Concorso docenti 36 mesi abolito, ecco le ultime novità
All’interno della Bozza della Legge di Bilancio è stato inserito un nuovo concorso pubblico per diventare docente, il bando sarà aperto a tutti i laureati che, oltre ad avere un piano di studi idoneo per l’insegnamento, avranno acquisito anche i 24 CFU in discipline antropo – psico –pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.
Il secondo dei concorsi previsti dal DL 59/2017 viene meno. Così viene presentato nella testo della relazione tecnica alla Manovra finanziaria 2019, in cui si presentano i risparmi derivanti dalle nuove norme proposte “dlgs 59 – articolo 17 – si prevede il venir meno della procedura concorsuale riservata al personale con almeno tre anni di anzianità di servizio. Il predetto personale potrà comunque partecipare al concorso ordinario, dunque non si prevedono effetti finanziari”
Per gli aspiranti docenti precari nessuna agevolazione, se non la riserva del 10% dei posti messi a bando nel concorso ordinario, aperto a tutti i laureati, indipendentemente dal servizio svolto, gli interessati giudicano un’agevolazione del tutto irrisoria dato che non poco tempo fa i docenti precari storici avevano avanzato la proposta di un corso di abilitazione (ex PAS) e la partecipazione ad un concorso non selettivo.
E così Repubblica riporta le richieste dei precari di terza fascia
“L’Associazione docenti per i diritti dei lavoratori (Anddl) scrive, a nome degli insegnanti in Terza fascia: “ Se il Governo avvierà una tornata di concorsi per la prossima campagna elettorale di Maggio senza aver prima stabilizzato chi lavora da anni boicotteremo le attività didattiche, bloccheremo gli scrutini e ci renderemo irreperibili per gli esami di Stato. Siamo pronti a scatenare l’inferno con una valanga di ricorsi. Preparatevi a una manovra finanziaria bis per i risarcimenti dei danni subiti in questi anni“.