Concorso Scuola Docenti 2019, il voto di Laurea potrebbe non avere valore?

Per il Concorso Scuola Docenti 2019 il voto di laurea potrebbe non avere valore? E’ questa la domanda che molti aspiranti docenti si chiedono all’indomani della notizia circa la proposta di legge di abolire il voto di laurea come requisito nei corsi pubblici per lavorare nella pubblica amministrazione, cerchiamo di fare chiarezza e comprendere come stanno effettivamente le cose.

Concorso Scuola Docenti 2019, il voto di Laurea potrebbe non avere valore

Effettivamente è stata presentata una proposta di legge da parte della deputata Maria Pallini del M5S la quale ha appunto presentato una proposta di legge per abolire come requisito il voto di laurea dei bandi pubblici, lo scopo di questa proposta è quello di permettere a tutti i cittadini di poter accedere ai bandi pubblici, senza nessun tipo di penalizzazione a priori, ne abbiamo parlato in maniera approfondita in questo articolo.

Detto ciò si tratta al momento solo di una proposta ed in quanto tale non c’è nulla di ufficiale, la proposta dovrà compiere tutto il suo inter parlamentare prima di poter diventare effettiva con la pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Per quanto concerne il corso scuola per docenti che si terrà nel corso del 2019 non è un mistero che il governo voglia apportare dei cambiamenti circa le modalità di reclutamento dei docenti, è stato lo stesso Ministero dell’Istruzione Marco Bussetti che in più di un’occasione ha dichiarato le modifiche che a breve verranno approvate, come ad esempio aprire il concorso ai laureati (tra gli altri concorsi messi in campo) con integrazione di esami ad hoc e poi il concorso.

Tra le novità ci sarebbe anche una riorganizzazione del FIT (formazione iniziale e tirocinio), secondo il Ministro 3 anni sono troppi, è necessario che i docenti in cattedra siano giovani e non già vecchi, non verrà abolito ma verranno introdotte diverse modifiche al FIT.

Per quanto riguarda invece la questione del voto di laurea per i concorsi nella scuola c’è da precisare che già oggi non ci sono grosse limitazioni nell’accesso ai bandi, la laurea con qualsiasi voto è sempre stata accettata, nel caso in cui la proposta di legge venisse approvata l’unica differenza potrebbe riguardare la valutazione del titolo, ossia nel punteggio da attribuire al voto, circostanza che può determinare una differente posizione in graduatoria.

Come abbiamo precisato più volte si tratta solo di una proposta di legge che dovrà compiere tutto il suo iter prima di essere approvata, inoltre nel famoso contratto di Governo questa modifica non viene menzionata, per tanto è difficile sapere quale sia il destino di questa proposta.

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