Studenti Disabili: Poche ore di Sostegno? Il MIUR deve risarcire

Il Tribunale di Roma attraverso la sentenza della cassazione n. 25011/2014 ha stabilito che il ministero dell’istruzione MIUR dovrà risarcire oltre 10.000 euro i genitori di un ragazzo disabile al quale non erano state assegnate il giusto numero di ore di sostegno, una sentenza che sancisce un diritto sacrosanto di uno studente disabile al quale non devono in nessun modo essere negate le giuste ore di sostegno.

Nel dettaglio i giudici del tribunale di Roma hanno spiegato che «il diritto all’istruzione è parte integrante del riconoscimento e della garanzia dei diritti dei disabili, per il conseguimento di quella pari dignità sociale che consente il pieno sviluppo e l’inclusione della persona umana con disabilità» inoltre hanno messo in evidenza come «il diritto all’istruzione dei disabili è oggetto di specifica tutela da parte sia dell’ordinamento internazionale che di quello europeo ed interno».

All’interno della sentenza i Giudici hanno fatto riferimento anche all’articolo 24 della Convenzione di New York che riguarda i diritti delle persone con disabilità, e che è stata resa esecutiva nel nostro paese attraverso la legge di autorizzazione alla ratifica del 3 marzo 2009, numero 18.

La sentenza emessa dal tribunale di Roma racconta in particolare le vicende di un bambino disabile delle scuole elementari, per il quale il medico aveva richiesto 22 ore di sostegno, ore indicate anche nel piano educativo individualizzato, al giovane studente disabile purtroppo erano state assegnate solo 12 ore di sostegno, secondo il tribunale di Roma il Ministero assegnando solo 12 ore avrebbe negato il corretto monte ore di sostegno, andando oltre le proprie responsabilità, aggravate dalla reiterazione di una condotta discriminatoria e lesiva dei diritti degli alunni disabili.

La sentenza mette in evidenzia come l’attribuzione al minore, da parte dell’amministrazione scolastica, di un limitato numero di ore di sostegno «rende sufficientemente provato il danno non patrimoniale arrecato al medesimo minore, in periodo particolarmente delicato del suo percorso evolutivo».

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