Concorso dirigenti scolastici, bisognerà conoscere bene la riforma Renzi

Il dirigente scolastico è un ruolo che svolge mansione di direttore didattico ed un ruolo posto al vertice di ogni istituto scolastico per amministrare al meglio la scuola affidatagli.

Il dirigente scolastico non svolge ruoli dirigenziali del suo istituto ma ha anche l’obbligo di assicurare ai propri studenti e ai propri docenti la massima sicurezza, ma non può intervenire direttamente, con interventi strutturali, sugli edifici, in quanto questi rimangono di competenza degli Enti locali ed ha il compito di organizzare l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è il titolare delle relazioni sindacali.

Per accedere a tale ruolo vengono indetti periodicamente concorsi pubblici visionabili e aggiornati sul portale del Ministero della Pubblica Istruzione, dove sono chiariti ed elencati tutti i titoli e i requisiti per accedere a tali concorsi.

Titolo necessario per diventare Dirigente scolastico è la Laurea magistrale e l’effettivo servizio in ruolo per almeno 5 anni nella funzione docente, in base al DL 104/2013 i dirigenti scolastici saranno reclutati mediante corso-concorso presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

Ma che peso hanno i nuovi aspetti normativi sui concorsi per Dirigenti scolastici?

In questi anni tanti sono stati i cambiamenti delle norme riguardanti il sistema educativo con particolare riferimento ai processi di riforma, ma ciò avrà un peso che avrà ripercussioni nei concorsi pubblici per il ruolo di dirigenti scolastici.

Approvato nei giorni scorsi dal CSPI il regolamento definitivo per l’avvio del nuovo concorso per diventare dirigenti, adesso si attende solo l’avvio delle operazioni. Il regolamento approvato prevede argomenti di prove concorsuali come diritto civile, amministrativo e penale, ma non mancheranno anche la conoscenza in merito ad argomenti come le regole per la gestione del personale e ai processi di riforma di questi anni.

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