Di Maio sulla Scuola, Si al rientro dei docenti al sud, stop classi pollaio e ok al tempo pieno

L’applicazione del piano straordinario di immissioni in ruolo del Governo Renziano ha provato nel tempo parecchi disagi nel mondo scuola, soprattutto per quanto riguarda il problema trasferimenti.

Il Ministro del Lavoro Di Maio è intervenuto in maniera chiara durante un comizio a Ragusa sottolineando la problematica assunzioni a tempo indeterminato nelle province non di appartenenza, come i docenti che dal sud Italia hanno dovuto accettare il trasferimento al nord Italia abbandonando la loro terra di origine, tanto che tantissimi sono i docenti che continuano a chiedere attenzione su tale problema che grava non solo sul lato affettivo con l’allontanamento dalle famiglie, ma grava in particolare anche dal punto di vista economico per supplementi non calcolati come affitto e spostamenti di centinaia di km che dovrebbero essere coperti sempre dallo stesso stipendio mensile di docente.

Ma come si fa ad arrivare a fine mese coprendo tutte queste spese extra non previste se si è a casa nella propria regione di appartenenza?

Di Maio già ha in atto un programma per contrastare la “riforma scellerata della scuola”, innanzitutto attuerà l’abolizione della chiamata diretta e porrà un freno alle classi pollaio e tempo pieno anche al sud e provvederà a decretare diritto di rientro nella propria regione per docenti interessati.

Il Ministro è convinto che la scuola debba essere per l’Italia una priorità e come già avviene in tutta Europa, anche l’Italia dovrà attuare il rilancio dei sistemi di istruzioni, ma bisognerà attendere ancora qualche mese per tali novità.

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