Visita fiscale: lavoratore assente al controllo, cosa succede?

Tutti i lavoratori siano essi pubblici che privati, sono soggetti alla visita di controllo fiscale che viene effettuata dal medico dell’INPS, la visita fiscale ha lo scopo di verificare l’effettiva malattia del lavoratore ed al tempo stesso di controllare che il lavoratore malato sia effettivamente a casa a riposo e non in giro a svolgere altre attività con non sono compatibili con lo stato di malattia.

In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio cosa succede quando il lavoratore non viene trovato al domicilio all’atto della visita fiscale ed andremo anche a vedere quali sono i casi in cui il dipendente malato è esonerato dalla visita del Medico Fiscale dell’INPS.

Prima di entrare nel merito è giusto ricordare che la visita fiscale può essere effettuata secondo fasce orarie ben precise che variano a seconda se il lavoratore sia pubblico o privato, ecco brevemente quali sono gli Orari per le Visite Fiscali:

Orari Visita Fiscale Dipendenti Pubblici:

  • mattina: dalle 9:00 alle 13:00;
  • pomeriggio: dalle 15:00 alle 18:00.

Orari Visita Fiscale Dipendenti Privati:

  • mattina: dalle 10:00 alle 12:00;
  • pomeriggio: dalle 17:00 alle 19:00.

Visita fiscale: quando il lavoratore viene considerato assente al controllo?

Abbiamo visto le quali sono le fasce orarie di reperibilità, ora andiamo a vedere quando il lavoratore viene considerato assente alla visita fiscale, infatti ci sono diversi casi in cui per il medico dell’INPS il lavoratore può essere considerato assente:

  • quando il lavoratore malato non sente il campanello o non risponde al citofono anche se quest’ultimo non sia funzionanente;
  • quando non è presente il nome del lavoratore sul citofono;
  • quando il lavoratore non fornisce indicazioni complete sul domicilio dove poter ricevere la visita fiscale.

E’ importante che il lavoratore rispetti questi 3 punti, è importante che risponda al citofono e che esso sia perfettamente funzionante, il nome sullo stesso deve essere chiaro e leggibile in modo tale che sia facilmente rintracciabile dal medico dell’INPS, infine quando si comunica la malattia il lavoratore deve comunicare con precisione il domicilio in cui si trova nello stato di malattia, che non necessariamente deve coincidere con la sua residenza, infatti è possibile comunicare qualsiasi indirizzo che includa via, numero civico, città e cap.

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