Fedeli, sui Diplomati Magistrali, sarà l’Avvocatura dello Stato a dirci cosa fare

La sentenza emessa dal consiglio di stato sui Diplomati Magistrali ai quali non ha riconosciuto l’abilitazione all’insegnamento ha fatto molto rumore, soprattutto perchè era stata la stessa consulta nelle sentenze precedenti ad affermare l’esatto contrario, per tanto ora gli aspiranti docenti in possesso di un diploma magistrale si vedono preclusa la possibilità di ottenere una cattedra. Se è vero che i diritti interessati hanno fatto sentire la loro voce con proteste ed anche uno scipero organizzato per l’8 gennaio 2018, ci sono moltissimi altri aspiranti docenti che trovano giusta questa sentenza.

Secono loro infatti, è più che giusto che chi abbia il diploma magistrale non possa insegnare prioprio perchè si tratta di un diploma e non di una laurea, e molti aspiranti docenti che oggi cercano di ottenere una cattadera si sentono giustamenti discriminati per dover sostenere un percorso accademico molto più difficoltoso.

Sulla questione il Ministero dell’Istruzione e Valeria Fedeli non si erano ancora espressi ma pochi giorni fa è arrivata una dichirazione in merito, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Il Messaggero, il Ministro dell’Istruzione ha toccato diversi temi tra cui anche la questione dei diplomati magistrali, ecco cosa ha dichiarato il Ministro:

Oltre al contratto c’è il problema delle maestre diplomate. Tema antico che tocca a noi risolvere dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato. Il 4 abbiamo una riunione e vedremo.

La sentenza del Consiglio di Stato, assunta in adunanza plenaria, non ha effetti immediati sulle situazioni giuridiche soggettive dei docenti diplomati. La decisione serve per uniformare i giudizi dei vari Consigli in vista delle future sentenze”.

Ci saranno giudizi di merito su ogni singolo caso che dovranno uniformarsi alla recente pronuncia. Nell’attesa il mio ministero il 27 dicembre, attraverso la Direzione Generale della Scuola, ha istruito una nota per l’Avvocatura dello Stato per avere un’interpretazione sulla sentenza del Consiglio di Stato che si esprima anche sulle situazioni già consolidate. Vogliamo sapere come agisce sul pregresso e come agisce su tutti gli effetti dei singoli.

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