Revisione classi concorso Docenti, DL in Gazzetta, ecco le Novità

Il 10 febbraio è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale un’importante novità per il mondo dell’istruzione: il Decreto del Ministero dell’Istruzione che introduce una revisione delle classi di concorso per il personale docente delle scuole secondarie. Questo provvedimento, emanato il 22 dicembre 2023 e ora pubblicato sotto il numero 34 della Gazzetta Ufficiale del 10 febbraio 2024, segna un passo significativo verso una maggiore razionalizzazione e modernizzazione del sistema educativo italiano.

Il Decreto Ministeriale mira a rendere più efficiente il sistema di reclutamento dei docenti attraverso un processo di razionalizzazione e accorpamento delle classi concorsuali, basandosi su titoli di accesso omogenei per le varie discipline. Questa riforma è parte integrante della strategia delineata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e segue le direttive del Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 59, che prevedeva già una semplificazione delle classi di concorso per facilitare l’interdisciplinarità e modernizzare i concorsi scolastici.

Una Commissione appositamente nominata ha lavorato all’accorpamento di alcune classi di concorso, riducendo il numero totale e facilitando così la gestione e l’accesso ai ruoli docenti. Le nuove classi di concorso, risultanti da questo processo, sono elencate nella TABELLA A1 (Pdf 1Mb) allegata al Decreto, offrendo un quadro chiaro e aggiornato delle qualifiche richieste per l’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

In sintesi, il Decreto segna un momento di trasformazione per il sistema educativo, puntando a una maggiore efficienza e a un rafforzamento della qualità dell’insegnamento, in linea con le esigenze formative contemporanee e future del paese.

La recente revisione delle classi di concorso operata dal Ministero dell’Istruzione ha introdotto significative novità, semplificando la struttura precedente attraverso una serie di accorpamenti mirati. Queste modifiche, orientate a un sistema più coerente e integrato, riguardano vari ambiti dell’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Ecco i dettagli degli accorpamenti e delle nuove classi di concorso risultanti:

  • A-01 Disegno e storia dell’arte nell’istruzione secondaria di I e II grado: Questa nuova classe unisce le precedenti A01 e A017, offrendo un approccio olistico all’arte e alla sua storia per tutti gli studenti della scuola secondaria.
  • A-12 Discipline letterarie nell’istruzione secondaria di I e II grado: Le classi A012 e A022 vengono fuse in un’unica classe che comprende italiano, storia, geografia, offrendo una formazione letteraria complessiva dai 11 ai 18 anni.
  • A-22 Lingue e culture straniere nell’istruzione secondaria di I e II grado: Questa classe risulta dall’accorpamento di A024 e A025, promuovendo l’istruzione linguistica continua dall’inizio alla fine della scuola secondaria.
  • A-30 Musica nell’istruzione secondaria di I e II grado: L’unione delle classi A029 e A030 riflette un’impostazione integrata per l’insegnamento della musica, estendendo l’opportunità di apprendimento musicale a tutti i livelli.
  • A-48 Scienze motorie e sportive nell’istruzione secondaria di I e II grado: L’accorpamento di A048 e A049 crea una classe dedicata all’educazione fisica e allo sport, valorizzando il movimento e l’attività fisica come elementi fondamentali della formazione scolastica.
  • A-70 Italiano negli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con lingua di insegnamento slovena o bilingui del Friuli Venezia Giulia: Unendo A070 e A072, questa classe affronta le specificità dell’insegnamento dell’italiano in contesti bilingui o dove lo sloveno è lingua di insegnamento.
  • A-71 Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con lingua di insegnamento slovena o bilingui del Friuli Venezia Giulia: Similmente, le classi A071 e A073 sono state accorpate per offrire un insegnamento coerente delle discipline letterarie in contesti bilingui o slovenofoni.

Questi cambiamenti mirano a ottimizzare il percorso formativo dei futuri insegnanti, facilitando un insegnamento che attraversa verticalmente i diversi gradi della scuola secondaria, e rispondendo meglio alle esigenze di un sistema educativo in continua evoluzione.

Per accedere alle nuove classi di concorso, definite dal recente Decreto Ministeriale, i candidati devono aver conseguito specifici crediti formativi universitari (CFU) o crediti formativi accademici (CFA) attraverso:

  • Corsi di laurea, includendo quelli di ordinamento previgente, di primo livello, specialistici, magistrali, e magistrali a ciclo unico;
  • Corsi di diploma accademico, sia di ordinamento previgente che di I e II livello;
  • Corsi universitari o accademici singoli.

È importante sottolineare che i CFU o CFA ottenuti attraverso la tesi di laurea o di diploma accademico non sono considerati validi ai fini dell’accesso. Al contrario, quelli acquisiti tramite Master o altri corsi post lauream sono riconosciuti, come specificato in una nota ministeriale del 18 marzo 2024.

I laureati o diplomati accademici secondo l’ordinamento previgente, che necessitano di integrare il loro piano di studi, devono sostenere esami di nuovo ordinamento per raggiungere 12 CFU o CFA annuali. Questi devono avere la stessa denominazione o essere direttamente correlati, secondo quanto definito dall’Autorità accademica, sempre all’interno degli specifici settori scientifico-disciplinari (SSD) o settori artistici-disciplinari (SAD) previsti per i titoli di studio di nuovo ordinamento. Per gli esami semestrali, è necessario un esame da 6 CFU o CFA.

I criteri seguiti per l’accorpamento delle classi di concorso includono:

  • L’abbinamento di discipline che presentano requisiti di accesso omogenei;
  • Un metodo uniforme per indicare gli esami richiesti;
  • Nel caso in cui il titolo di accesso preveda una laurea più un titolo congiunto, l’inclusione di SSD o SAD alternativi che possano sostituire il titolo congiunto.