Scuola-Lavoro, per il 30% degli studenti è difficile il passaggio dallo studio al lavoro

Scuola-Lavoro, per il 30% degli studenti è difficile il passaggio dallo studio al lavoro – La crescente disparità tra le competenze acquisite dai giovani italiani nel percorso scolastico e quelle richieste dal mondo del lavoro emerge come una sfida significativa per il sistema educativo e per l’intero tessuto economico del paese. Uno studio condotto da Ey rivela che le transizioni scuola-lavoro in Italia sono caratterizzate da tempi molto più lunghi rispetto alla media europea, con una durata che si estende tra i due e i tre anni, contro una media europea che si attesta al di sotto dell’anno.

Questa condizione protrae l’ingresso effettivo dei giovani nel mercato del lavoro, esponendoli a un percorso di inserimento professionale più complesso e ricco di incertezze.

Secondo le proiezioni, fino al 2030, il 30% degli studenti che terminano gli studi superiori in Italia incontrerà difficoltà nella fase di transizione verso il mondo del lavoro. In particolare, gli istituti professionali mostrano la discrepanza più marcata, con una percentuale di “mismatch” delle competenze del 94% rispetto alle esigenze del mercato, evidenziando la necessità di un riallineamento tra l’offerta formativa e le richieste delle aziende.

Per affrontare questa problematica e facilitare il passaggio dal contesto scolastico a quello lavorativo, nasce il Programma Upshift for Youth, frutto della collaborazione tra l’Unicef e Junior Achievement Italia, quest’ultima candidata al Premio Nobel per la Pace negli anni 2022, 2023 e 2024.

Questo programma, supportato per i prossimi tre anni da Ey e dalla Ey Foundation, mira a creare un solido collegamento tra le realtà educative e il settore imprenditoriale, fornendo agli studenti gli strumenti e le competenze necessarie per rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato del lavoro.

L’iniziativa Upshift for Youth si propone come un modello innovativo di educazione all’imprenditorialità, offrendo opportunità formative pratiche e orientate al futuro.

Attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti in progetti imprenditoriali e lo sviluppo di competenze trasversali, come il problem solving, il lavoro di squadra e la leadership, il programma intende ridurre il divario tra il sistema educativo e il mondo del lavoro, promuovendo un inserimento professionale più rapido e consapevole dei giovani italiani.

La partnership tra l’Unicef e Junior Achievement Italia, ora ulteriormente rafforzata dall’intervento di Ey e della Fondazione Ey, rappresenta un importante esempio di come le collaborazioni tra il settore pubblico, il mondo dell’impresa e le organizzazioni no profit possano contribuire efficacemente allo sviluppo delle competenze dei giovani e al loro orientamento professionale.

Nicola Dell’Arciprete, coordinatore della risposta in Italia per l’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale, sottolinea come questo programma abbia già raggiunto circa 6.000 giovani, aiutandoli a sviluppare competenze cruciali e a navigare le sfide dell’orientamento professionale con successo.

Questo “nuovo capitolo” di collaborazione si prefigge di intensificare l’impegno nell’assistere gli adolescenti nel passaggio dal mondo dell’istruzione a quello lavorativo, avvalendosi del sostegno di enti locali chiave. Il programma Upshift for Youth, già attuato in 46 paesi e introdotto in Italia nel 2018, si inserisce nel contesto educativo formale attraverso un protocollo d’intesa tra l’Unicef e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lavorando in sinergia con cinque Uffici Scolastici Regionali.

Il programma è gratuito e viene riconosciuto ai fini dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), oltre a poter essere integrato nell’ambito dell’Educazione Civica. È strutturato per essere svolto in due anni scolastici nelle scuole secondarie di secondo grado, con l’intento di arricchire l’offerta formativa per studenti dai 15 ai 18 anni.

Ciò avviene anche mediante il coinvolgimento di mentor aziendali, dimostrando un approccio innovativo all’apprendimento che unisce teoria e pratica.

L’Unicef e Junior Achievement prevedono di coinvolgere 270 volontari di Ey, parte dell’iniziativa Ey Ripples, per condividere le loro competenze con oltre 1.500 studenti coinvolti nel programma. Inoltre, è prevista la partecipazione dei dipendenti Ey a un concorso online, organizzato sulla piattaforma di Junior Achievement, che offrirà agli studenti finalisti l’opportunità annuale di visitare una sede Ey e di incontrare il CEO dell’azienda.

Questa iniziativa dimostra l’importanza di creare sinergie tra diversi attori della società per rispondere in modo efficace alle esigenze formative dei giovani, preparandoli a un inserimento consapevole e competente nel mondo del lavoro.

La combinazione di formazione teorica, esperienza pratica e mentorship rappresenta una strategia vincente per colmare il divario tra scuola e lavoro, rendendo i giovani più pronti ad affrontare le sfide del mercato lavorativo odierno.