Gli studenti di quarta superiore, noti come “quartini”, che hanno partecipato al test TOLC nel 2023 per l’ammissione alla facoltà di medicina 2024, non saranno penalizzati a seguito della decisione del TAR del Lazio che ha portato all’annullamento della prova per l’accesso a queste facoltà a numero chiuso.
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fornito assicurazioni in merito durante un’intervento in Commissione Attività Produttive della Camera, rispondendo alle preoccupazioni sollevate da migliaia di studenti che temevano per le proprie possibilità di accesso agli studi universitari in Medicina.
Le Garanzie della Ministra Bernini
La Ministra Bernini ha chiarito che ci sarà un impegno concreto a tutela degli studenti che avevano già sostenuto il TOLC per accedere ai corsi di laurea in Medicina. Durante il suo intervento ha affermato: “Tuteleremo gli studenti del quarto anno delle superiori che hanno già fatto il Tolc per l’accesso a Medicina.
Li tuteleremo”, rimarcando così l’intenzione del Ministero dell’Università e della Ricerca di non lasciare questi studenti in una situazione di incertezza.
Inoltre, la ministra ha sottolineato come il Ministero abbia lavorato per ampliare l’offerta formativa in Medicina, creando 4.000 posti in più per l’anno in corso, nonostante le complicazioni derivanti dalla sentenza del TAR del Lazio che ha evidenziato “elementi di criticità” nel metodo di selezione, portando di fatto al blocco delle graduatorie.
Contesto e Implicazioni
La decisione del TAR del Lazio ha suscitato notevole preoccupazione tra gli aspiranti studenti di Medicina, specialmente per coloro che avevano anticipatamente affrontato il test TOLC come parte del processo di selezione.
La posizione assunta dalla Ministra Bernini rappresenta un segnale rassicurante per questi studenti, indicando che il Ministero è attento alla loro situazione e intende garantire che il percorso intrapreso non vada perduto.
Le dichiarazioni della Ministra suggeriscono un impegno verso la ricerca di soluzioni che permettano di superare gli ostacoli posti dall’annullamento del test, assicurando che gli studenti possano proseguire nel loro percorso di accesso all’istruzione superiore in ambito medico, nonostante le difficoltà procedurali incontrate.
La situazione richiede un monitoraggio continuo per vedere come il Ministero dell’Università e della Ricerca attuerà concretamente le misure di tutela annunciate e quali saranno gli sviluppi futuri per i “quartini” che aspirano a intraprendere studi in Medicina.
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha affrontato con determinazione la questione legata ai test di ammissione alla facoltà di Medicina, evidenziando come il Ministero non possa attendere passivamente la sentenza del Consiglio di Stato per agire. Di fronte all’incertezza generata dalla decisione del TAR del Lazio, che ha annullato bando e graduatorie dei test di Medicina del 2023, la Ministra ha annunciato la creazione di un “test ponte”, una soluzione temporanea che precederà l’istituzione di un test definitivo, enfatizzando l’importanza di tutelare gli studenti di quarta superiore, i cosiddetti “quartini”.
La Sentenza del TAR del Lazio
La sentenza n. 863 del 17 gennaio del TAR del Lazio ha sollevato notevoli preoccupazioni, annullando bando e graduatorie del test di Medicina 2023. La contestazione principale è stata rivolta al sistema di equalizzazione utilizzato per i test, giudicato dagli amministratori giudiziari come non bilanciato né omogeneo. Nonostante ciò, è stata garantita la posizione dei candidati che avevano superato i test e iniziato i corsi, lasciando aperta la possibilità per coloro che hanno vinto il ricorso di ripetere le prove di ammissione.
Misure di Tutela per i “Quartini”
Di fronte a questa situazione, il Ministero dell’Università e della Ricerca si sta mobilitando per garantire la tutela dei circa 3.000 studenti di quarta superiore che, avendo partecipato ai test basandosi su normative vigenti, hanno maturato un interesse legittimo. L’obiettivo è quello di assicurare che questi studenti non siano lasciati in una condizione di svantaggio a causa delle incertezze normative e giudiziarie.
Il Test di Medicina 2024
Per quanto riguarda il test di Medicina del 2024, le date sono previste per il 28 maggio e il 30 luglio. La nuova prova sarà articolata in 60 domande, aumentate rispetto alle precedenti 50, con una durata totale di 100 minuti. I quesiti saranno distribuiti tra varie discipline: logica, biologia, chimica, fisica e matematica, oltre a domande specifiche relative al percorso di studi pregresso degli studenti.
Il sistema di valutazione prevede 1,5 punti per ogni risposta corretta, una penalità di 0,4 punti per ogni errore, e zero punti per le domande non risposte. Le domande saranno selezionate da una banca dati di 3.500 quesiti, accessibile ai candidati 20 giorni prima del test per permettere una preparazione adeguata.
Inoltre, è prevista la possibilità di ripetere la prova, offrendo agli studenti l’opzione di scegliere il miglior risultato da presentare per la graduatoria finale.
Queste misure riflettono l’impegno del Ministero nell’assicurare un processo di selezione equo e trasparente per l’accesso alle facoltà di Medicina, nonostante le sfide poste dalle vicende giudiziarie recenti.