Tatuaggi Concorsi Polizia e Militari, Divieti, Regolamento e Novità

Tatuaggi Concorsi Polizia e Militari, Divieti, Regolamento e Novità – La diffusione dei tatuaggi tra i giovani ha sollevato domande sulla loro compatibilità con la carriera nei corpi militari e di polizia. La presenza di tatuaggi non è automaticamente un motivo di esclusione dai concorsi pubblici per le Forze Armate e le Forze di Polizia, ma ci sono delle specifiche normative che regolano questa questione, che variano a seconda del corpo militare o di polizia a cui ci si vuole candidare.

Tatuaggi e Concorsi Militari e di Polizia: La Regolamentazione

Posizione e Contenuto dei Tatuaggi:

  • La posizione del tatuaggio sul corpo è un fattore determinante. Generalmente, i tatuaggi visibili in uniforme (viso, collo, mani) possono essere motivo di esclusione, poiché possono influire sull’immagine e sull’uniformità richiesta dai corpi.
  • Il contenuto del tatuaggio è altrettanto importante. Tatuaggi che contengono simboli di discriminazione, odio, violenza o che possono in qualche modo screditare l’immagine delle Forze Armate e di Polizia sono chiaramente motivo di esclusione.

Casi Specifici e Valutazioni Individuali:

  • Alcuni corpi possono avere regolamenti più stringenti rispetto ad altri. È essenziale consultare il bando di concorso o le direttive specifiche del corpo di appartenenza per conoscere dettagliatamente quali siano le restrizioni.
  • Ogni candidatura viene generalmente valutata individualmente. In casi dubbi, può essere richiesta una valutazione aggiuntiva per determinare se un tatuaggio sia o meno compatibile con il servizio.

Piercing:

  • Per quanto riguarda i piercing, la regola comune è che non debbano essere visibili in uniforme. Durante il servizio o le attività formali, è probabile che sia richiesto di rimuovere i piercing visibili per mantenere l’aspetto professionale richiesto.

Raccomandazioni:

  • Ricerca: Prima di candidarsi, è consigliabile leggere attentamente il bando di concorso e le normative specifiche relative ai tatuaggi e ai piercing per il corpo di interesse.
  • Valutazione: Se si possiedono tatuaggi potenzialmente problematici, potrebbe essere saggio consultarsi con un responsabile del reclutamento o con un ufficio preposto per valutare la situazione prima di procedere con la candidatura.
  • Professionalità: Indipendentemente dai tatuaggi o dai piercing, l’aspetto dovrebbe sempre riflettere professionalità e rispetto per i valori e le norme del corpo militare o di polizia a cui si aspira ad unirsi.

In conclusione, la presenza di tatuaggi o piercing non preclude automaticamente l’accesso ai concorsi militari o di polizia, ma richiede un’attenta valutazione delle norme specifiche applicabili e, in alcuni casi, una valutazione individuale da parte delle autorità competenti.

La regolamentazione riguardante i tatuaggi e i piercing per chi aspira a entrare nelle Forze Armate e di Polizia è delineata con precisione, riflettendo l’importanza dell’ordine, della disciplina e del decoro uniforme in questi ambiti. L’immagine personale del personale militare e di polizia è considerata un aspetto cruciale, che può influenzare le decisioni di reclutamento. Di seguito, si esplora la normativa specifica che regola la presenza di tatuaggi e piercing nei candidati ai concorsi militari e di polizia, con un focus particolare sulla Direttiva dello Stato Maggiore dell’Esercito del 26 Luglio 2012.

Normativa sui Tatuaggi

La Direttiva dello Stato Maggiore dell’Esercito stabilisce chiaramente i criteri di valutazione dei tatuaggi per il personale militare, rendendo inidonei i concorrenti che presentano tatuaggi:

  • Visibili indipendentemente dal tipo di uniforme indossata: ciò implica che tatuaggi sul viso, sul collo, sulle mani o in altre aree esposte in uniforme possono essere motivo di esclusione.
  • Situati in parti del corpo coperte dall’uniforme ma che, per dimensioni, contenuto o natura, siano considerati deturpanti o contrari al decoro. Questo include tatuaggi che possono essere interpretati come discredito per le Istituzioni o come indicativi di personalità abnorme, per i quali può essere richiesta una visita psichiatrica e test psicodiagnostici.

Normativa sui Piercing

Per quanto riguarda i piercing, la Direttiva menziona un divieto assoluto di portarli in qualsiasi parte del corpo, sottolineando la necessità di mantenere un’immagine professionale e conforme ai principi di decoro richiesti dalle Forze Armate.

  • Discrezionalità della Commissione d’Esame: È importante sottolineare che l’attribuzione dell’idoneità, sia per i tatuaggi che per i piercing, rimane a discrezione della Commissione d’esame di riferimento. Questo significa che la valutazione di ogni caso può variare in base alla percezione del decoro e della professionalità da parte della Commissione.
  • Leggere Attentamente i Bandi di Concorso: Ogni bando di concorso può introdurre disposizioni aggiuntive o specifiche riguardo i tatuaggi e i piercing. Pertanto, è fondamentale consultare dettagliatamente il bando a cui si intende partecipare per comprendere le regole applicabili.

In conclusione, mentre l’accesso ai concorsi militari e di polizia con tatuaggi e piercing è soggetto a regolamentazioni specifiche, ogni candidato deve considerare attentamente le normative vigenti e la possibile discrezionalità delle Commissioni d’esame. L’obiettivo di queste regole è preservare il decoro dell’uniforme e garantire che l’aspetto esteriore del personale rifletta i valori di ordine, disciplina e professionalità propri delle Forze Armate e di Polizia.

1) Tatuaggi nell’Esercito Italiano

La regolamentazione riguardante i tatuaggi per il personale dell’Esercito italiano ha subito un’importante evoluzione il 7 novembre 2023, con la modifica al bando di concorso per il reclutamento di 6200 VFP (Volontari in Ferma Prefissata). Prima di questa data, esisteva un divieto specifico relativo alla visibilità dei tatuaggi quando si indossava l’uniforme di servizio estiva, inclusa la versione femminile con gonna e scarpe décolleté, che impediva ai candidati con tatuaggi sulle gambe di essere ammessi ai concorsi.

Con la recente modifica, questa restrizione è stata eliminata, ampliando così le possibilità per i candidati tatuati di partecipare ai concorsi dell’Esercito. Tuttavia, rimane il criterio di esclusione per i tatuaggi considerati lesivi del decoro dell’uniforme o che possano offendere la dignità della condizione militare.

2) Tatuaggi nell’Aeronautica Militare

Per l’Aeronautica Militare, la valutazione dei tatuaggi segue le indicazioni fornite nel documento “Procedure tecniche sulle modalità di valutazione dei tatuaggi per l’idoneità al servizio militare nei concorsi in Aeronautica Militare”, datato 5 maggio 2023. Le regole sono piuttosto stringenti e prevedono l’esclusione di tatuaggi nelle seguenti aree del corpo:

  • Testa
  • Collo
  • Due terzi distali delle braccia (sotto la circonferenza all’altezza dell’inserzione del deltoide sull’omero)
  • Avambracci
  • Mani
  • Gambe
  • Dorso del piede (specificamente per il personale femminile, a causa delle scarpe décolleté previste dall’uniforme)

In aggiunta, i tatuaggi non visibili che, per contenuto o natura, risultino essere di discredito per le istituzioni o indicativi di una potenziale personalità abnorme (da valutarsi mediante visita psichiatrica e test psicodiagnostici) comportano l’esclusione dai concorsi.

Per quanto riguarda la rimozione dei tatuaggi, l’Aeronautica Militare stabilisce che il candidato possa essere considerato idoneo solo se ha completato con successo l’intero processo di rimozione del tatuaggio, a condizione che non siano visibili residui o esiti cicatriziali deturpanti o esteticamente significativi.

Queste regolamentazioni riflettono la necessità di mantenere un alto livello di decoro e professionalità all’interno delle Forze Armate e di Polizia, bilanciando al contempo l’apertura verso le espressioni personali come i tatuaggi, a patto che non contrastino con i valori e l’immagine delle istituzioni militari e di sicurezza. È fondamentale che i candidati interessati a intraprendere una carriera in questi ambiti consultino attentamente i bandi di concorso e le direttive specifiche per assicurarsi di rispettare tutte le normative relative ai tatuaggi e ai piercing.

La regolamentazione sui tatuaggi nelle forze armate e di polizia riflette l’importanza dell’immagine e del decoro associati all’uniforme. Le norme variano tra i diversi corpi, evidenziando specifiche restrizioni in base alla visibilità dei tatuaggi e al loro contenuto. Di seguito, un riassunto delle politiche sui tatuaggi per Marina Militare, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato:

Marina Militare

  • Visibilità: Tatuaggi non visibili con le divise standard non sono generalmente motivo di esclusione.
  • Valutazione: Durante la visita medica, la commissione valuta l’idoneità del candidato con tatuaggi, considerando quelli potenzialmente deturpanti, lesivi del decoro dell’uniforme, o indicatori di personalità abnorme.

Arma dei Carabinieri

  • Restrizioni: Sono proibiti tatuaggi visibili indossando qualsiasi uniforme, inclusa quella ginnica, nelle zone specificate come testa, collo, braccia inferiori, mani, e parti inferiori delle gambe.
  • Eccezioni: Tatuaggi in zone coperte dall’uniforme sono ammessi purché non siano discriminatori o di discredito per l’Arma.

Polizia di Stato

  • Restrizioni: Tatuaggi non coperti dall’uniforme, inclusi quelli sugli arti superiori non coperti da maglietta a manica corta, sono causa di non idoneità.
  • Zone consentite: Tatuaggi sulle gambe possono essere permessi se non deturpanti o indice di personalità abnorme.

Queste linee guida mostrano un equilibrio tra il mantenimento del decoro e l’apertura verso la crescente diffusione dei tatuaggi nella società. Tuttavia, ogni corpo mantiene una discrezionalità nella valutazione dei tatuaggi, basandosi su criteri come la visibilità in uniforme, il contenuto dei tatuaggi, e il loro impatto sull’immagine delle forze armate e di polizia.

È fondamentale per i candidati ai concorsi militari e di polizia conoscere in dettaglio la regolamentazione specifica del corpo a cui intendono applicare, poiché le politiche possono variare e subire aggiornamenti. Inoltre, l’interpretazione di ciò che è considerato deturpante o lesivo del decoro può variare, sottolineando l’importanza di una valutazione caso per caso da parte delle commissioni di selezione.

I tatuaggi rappresentano un’espressione personale diffusa nella società moderna, ma quando si tratta di accedere a ruoli nelle Forze Armate, nelle Forze di Polizia o nei Vigili del Fuoco, esistono regole specifiche che limitano o vietano certi tipi di tatuaggi, soprattutto quelli che potrebbero compromettere l’immagine e il decoro di queste istituzioni.

Tatuaggi Proibiti

In generale, i seguenti tipi di tatuaggi sono proibiti indipendentemente dalla loro posizione sul corpo:

  • Tatuaggi osceni: contenuti volgari o ripugnanti che offendono il pudore comune.
  • Tatuaggi con riferimenti sessuali: che discriminano basandosi sulle tendenze sessuali.
  • Tatuaggi razzisti o di discriminazione religiosa: che esaltano una religione, nazionalità, etnia o razza a scapito di altre.
  • Tatuaggi che discredito alle istituzioni: che mostrano resistenza o contestazione alle leggi italiane, ai principi costituzionali, o incitano odio, violenza e delinquenza.

Rimozione dei Tatuaggi

La rimozione di un tatuaggio può essere considerata una soluzione per i candidati che possiedono tatuaggi in zone del corpo visibili in uniforme o che rientrano nelle categorie proibite. Tuttavia, è importante considerare che:

  • Il risultato estetico della rimozione può non essere considerato soddisfacente dalla commissione di selezione.
  • Il tatuaggio deve essere completamente rimosso prima della partecipazione al concorso.
  • Non è possibile richiedere la riammissione al concorso se si è stati precedentemente esclusi per motivi legati alla presenza di tatuaggi.

Tatuaggi e Vigili del Fuoco

Per i Vigili del Fuoco, le regole sui tatuaggi sono meno stringenti rispetto a quelle delle Forze Armate e di Polizia. Nonostante ciò, sono comunque vietati:

  • Tatuaggi estesi e visibili che alterano l’aspetto estetico e compromettono l’assetto formale e funzionale dell’uniforme.
  • Elementi ornamentali che impediscono l’uso corretto dell’elmo e degli altri dispositivi di protezione individuale.

Conclusione

Per chi aspira a una carriera nelle Forze Armate, nelle Forze di Polizia o nei Vigili del Fuoco, è fondamentale essere consapevoli delle restrizioni relative ai tatuaggi e considerare attentamente la possibilità di rimozione nel caso in cui i propri tatuaggi violino le normative vigenti. Ogni istituzione ha regolamenti specifici, pertanto è essenziale consultare i documenti ufficiali e i bandi di concorso per informazioni dettagliate e aggiornate.