Lavoro in Smart working, offerte di lavoro in aumento, i dati

Lavoro in Smart working, offerte di lavoro in aumento, i dati – Nel contesto lavorativo attuale, nonostante le varie dinamiche politiche e le possibili facilitazioni, lo smart working continua a essere un modello di lavoro di crescente interesse e applicazione da parte delle aziende italiane. Sebbene non rappresenti il modello dominante nel paese, è innegabile che un numero sempre maggiore di imprese stia evolvendo, superando la resistenza all’adozione del lavoro da remoto.

Gli ultimi anni hanno messo in luce numerosi vantaggi dello smart working, tanto evidenti da contribuire a una trasformazione organica del mondo del lavoro, piuttosto che essere una mera risposta a imposizioni esterne. In particolare, l’utilizzo dello smart working come punto di forza nelle offerte di lavoro evidenzia una distinzione tra le aziende ancorate a modelli lavorativi tradizionali e quelle proiettate verso il futuro.

Vantaggi dello Smart Working

L’adozione dello smart working, inizialmente stimolata dalla pandemia di Covid-19, ha dimostrato benefici sostanziali sia per i lavoratori che per le aziende. Questi vantaggi, come sottolineato dal professor Mariano Corso del Politecnico di Milano, includono una maggiore flessibilità e la possibilità per le aziende di ampliare il raggio di ricerca dei talenti ben oltre i confini geografici tradizionali. In particolare, le aziende con sede a Milano hanno riconosciuto la possibilità di essere più competitive sul mercato del lavoro, offrendo condizioni equivalenti in termini di retribuzione ma con la possibilità di lavorare da remoto.

La crescente valorizzazione del tempo personale, la ricerca di un equilibrio più sano tra vita lavorativa e privata e una maggiore introspezione, in parte derivata dall’esperienza della pandemia, stanno ridefinendo le aspettative nei confronti del lavoro.

Tendenze del Mercato del Lavoro

Un’analisi condotta da Indeed ha esaminato l’apprezzamento dello smart working in Europa, evidenziando che le offerte di lavoro che prevedono modalità di lavoro ibride o completamente remote continuano a rimanere su livelli elevati. Questo trend non è limitato all’Italia, ma si estende a paesi come la Germania, la Spagna, il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Francia, con percentuali di offerte di lavoro che includono l’opzione del lavoro remoto o ibrido che raggiungono picchi significativi.

In Italia, nonostante un leggero calo, le offerte di lavoro che citano la possibilità di smart working rimangono una quota rilevante, attestandosi intorno al 7,8% del totale, dopo aver raggiunto un picco del 10,4%. Questi dati riflettono una realtà in cui lo smart working si conferma come un elemento chiave per attrarre e trattenere i talenti, rispondendo alle esigenze di flessibilità e benessere dei lavoratori.

Il passaggio allo smart working, inizialmente visto con scetticismo e quasi combattuto nel mondo imprenditoriale durante la pandemia di Covid-19, è ora percepito come un’opportunità significativa non solo per i datori di lavoro e i dipendenti ma anche per la società nel suo complesso. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, si osserva una stabilizzazione del numero di lavoratori che operano da remoto o in modalità ibrida, con una previsione di 3,65 milioni di smart worker nel 2024.

I benefici dello smart working sono molteplici e toccano diversi aspetti della vita lavorativa e personale:

  • Migliore gestione del tempo personale: lo smart working elimina la necessità di spostarsi quotidianamente verso e dal luogo di lavoro, liberando ore preziose che possono essere dedicate ad altre attività.
  • Riduzione dei costi di trasporto: sia per chi utilizza i mezzi pubblici sia per chi si sposta con mezzi privati, lavorare da remoto comporta un notevole risparmio economico.
  • Diminuzione dello stress legato agli spostamenti: evitare il traffico e gli spostamenti quotidiani riduce significativamente i livelli di stress.
  • Contributo alla riduzione dell’inquinamento: meno spostamenti significano meno emissioni di CO2, contribuendo positivamente all’ambiente.
  • Flessibilità nella gestione di impegni privati e familiari: lo smart working offre una maggiore flessibilità nell’organizzazione della giornata lavorativa, consentendo di conciliare meglio lavoro e vita privata.
  • Libertà nella scelta del luogo di vita: la possibilità di lavorare da remoto permette di scegliere dove vivere basandosi su criteri diversi dalla vicinanza al posto di lavoro, con impatti positivi sul costo della vita e sulla qualità dell’abitazione.
  • Impatto positivo sul divario Nord-Sud: la possibilità di vivere nel Meridione mantenendo uno stipendio da standard settentrionali può contribuire al riequilibrio economico tra le diverse aree del paese.
  • Benefici per le aree meno popolate: lo smart working può contribuire a rivitalizzare le aree dell’entroterra, contrastando il fenomeno dello spopolamento.
  • Riduzione dei costi per i datori di lavoro: la diminuzione o l’eliminazione dei costi legati al mantenimento di una sede fisica rappresenta un vantaggio economico significativo per le aziende.

In sintesi, lo smart working si rivela una strategia vantaggiosa sotto molteplici aspetti, promuovendo un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale, riducendo i costi e contribuendo a un’impronta ecologica più leggera, oltre a favorire un approccio più flessibile e inclusivo nel mondo del lavoro.