La situazione presso una scuola elementare di Quarto, quartiere di Genova, solleva questioni significative riguardo alla promozione dell’igiene orale nei contesti scolastici. La decisione di richiedere un certificato medico per permettere agli alunni di lavarsi i denti durante l’orario scolastico ha suscitato preoccupazioni tra i genitori, soprattutto per coloro i cui figli portano apparecchi ortodontici e hanno quindi un bisogno maggiore di mantenere un’igiene orale rigorosa.
La scuola giustifica questa richiesta facendo riferimento alle linee guida nazionali per la promozione della salute orale in età evolutiva, emanate dal ministero della Salute nel 2013, le quali raccomandano l’utilizzo di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro due volte al giorno dopo i 6 anni di età.
Tuttavia, la necessità di un certificato medico appare ai genitori come un ostacolo ingiustificato, sollevando dubbi sulle reali motivazioni dietro questa richiesta, che sembrano ricondurre più a questioni organizzative interne e alla mancanza di personale adeguato per garantire la vigilanza e la manutenzione dell’igiene nei locali scolastici.
Questa situazione non è unica a Genova, ma riflette una problematica più ampia che coinvolge diverse scuole italiane, da Nord a Sud, negli ultimi anni. Il divieto di lavarsi i denti a scuola, spesso giustificato dalla carenza di personale addetto alla vigilanza e alla cura dell’igiene dei locali, solleva preoccupazioni riguardo alla priorità data alle pratiche di salute e igiene orale nelle scuole, elementi fondamentali per il benessere dei bambini.
Di fronte a queste sfide, è evidente la necessità di un approccio più uniforme e supportato da politiche nazionali chiare che promuovano l’igiene orale tra gli studenti, senza imporre oneri eccessivi alle famiglie.
Inoltre, è fondamentale garantire che le scuole siano dotate delle risorse necessarie, sia in termini di personale che di infrastrutture, per permettere ai bambini di seguire le buone pratiche di igiene orale consigliate, contribuendo così a instaurare abitudini salutari che possono durare una vita.
