Aggressioni al personale scolastico, in arrivo la “Legge Sasso”, ecco le Novità

Aggressioni al personale scolastico (docenti, ata e presidi), in arrivo la “Legge Sasso”, ecco le Novità – Il disegno di legge redatto da Rossano Sasso, il cui scopo primario è rafforzare le misure di sicurezza a tutela del personale scolastico fronteggiando atti di violenza perpetrati da studenti e loro familiari, si appresta a ricevere l’approvazione definitiva. Durante la presentazione in Commissione Cultura al Senato, il senatore Marti ha sottolineato l’urgenza di intervenire per arrestare la catena di episodi violenti nei confronti degli insegnanti, episodi che minano l’autorità e il rispetto dovuto alla figura dell’educatore.

Tra le misure previste dal disegno di legge, figura l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, volto a monitorare e studiare i casi di violenza contro il personale educativo. Inoltre, verrà istituita la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza sul personale scolastico, che si celebrerà ogni anno il 15 dicembre.

Il provvedimento propone significative modifiche al codice penale, tra cui l’introduzione di una circostanza aggravante per reati commessi con violenza o minaccia contro dirigenti scolastici o membri del personale scolastico, nel corso o a causa delle loro funzioni, come delineato nell’articolo 4.

L’articolo 5 modifica l’articolo 336 del codice penale, che riguarda la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, prevedendo un incremento della pena fino alla metà qualora il reato sia perpetrato da un genitore o tutore nei confronti del personale scolastico.

Tale iniziativa legislativa, fortemente sostenuta dal ministro Valditara in risposta alla crescente violenza nei confronti del personale educativo, ha già superato l’approvazione della Camera e la revisione della Commissione Cultura del Senato.

Grazie alla procedura “in sede redigente” adottata dalla Commissione, il percorso legislativo in aula sarà accelerato, non richiedendo un riesame dettagliato del disegno di legge articolo per articolo. Si prevede che l’approvazione definitiva avverrà entro la fine di febbraio, con soltanto alcune sedute necessarie per la ratifica finale del provvedimento.

In seguito all’aggressione subita dal dirigente scolastico Marco Cesario a Taranto, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha preso una decisa posizione. Valditara, dopo essersi messo in contatto con il preside per esprimere la sua solidarietà, ha dato mandato all’Avvocato Generale dello Stato di valutare l’eventualità di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario contro i genitori che hanno perpetrato l’aggressione. Questa iniziativa punta a salvaguardare l’immagine e la reputazione dell’istituzione scolastica, ritenuta danneggiata da tale episodio.

Il Ministro ha evidenziato la necessità di riconoscere l’istituzione scolastica come parte lesa in situazioni analoghe, evidenziando come episodi del genere leso non solo la dignità delle persone coinvolte ma anche l’immagine dell’istituto stesso. Ha inoltre proposto una normativa che faciliterebbe il riconoscimento del danno reputazionale subito dalle scuole, semplificando il percorso verso il risarcimento, il quale verrebbe diretto all’istituzione lesa.

Valditara ha poi sottolineato l’urgenza di un cambiamento culturale che valorizzi il rispetto per le autorità e le norme scolastiche, oltre alla necessità di rafforzare il legame tra scuole e famiglie per prevenire futuri conflitti.

Nel suo intervento, il Ministro ha presentato dati allarmanti relativi alle aggressioni nel contesto scolastico, segnalando 36 episodi nell’ultimo anno scolastico e 26 dall’inizio di quello attuale. Ha osservato un’inquietante crescita delle aggressioni da parte dei familiari degli studenti, che evidenzia un deterioramento dei rapporti scuola-famiglia, con un incremento del 111% delle aggressioni da parte dei genitori, mentre quelle perpetrate dagli alunni sono diminuite dell’11%.

Per contrastare tale fenomeno, Valditara ha menzionato un disegno di legge al vaglio del Senato che prevede di rafforzare il peso del voto in condotta e di rivedere il sistema di sospensioni, introducendo attività di solidarietà sociale per i casi più seri.

Il Ministro ha poi paragonato le violenze subite dal personale scolastico a quelle inflitte ai medici, sostenendo che la soluzione non risieda nella protezione fisica ma in un mutamento culturale e nella responsabilizzazione economica degli aggressori.

Ha altresì evidenziato come, nelle situazioni di aggressione da parte dei genitori, i figli finiscano per essere vittime collaterali, necessitando dell’intervento dei servizi sociali.

Concludendo, Valditara ha affrontato il problema dei cosiddetti “diplomifici”, annunciando misure per combattere questo fenomeno, inclusa una collaborazione con la Guardia di Finanza e l’introduzione di nuove norme volte a incrementare la regolamentazione e la qualità dell’offerta formativa.