La “cattedra inclusiva” rappresenta un cambiamento significativo nel sistema educativo, come evidenziato dal progetto di legge presentato a Roma al Centro multimediale “Esperienza Europa – David Sassoli”. L’obiettivo di questo progetto, sostenuto da un gruppo di rinomati esperti del settore dell’educazione, è quello di rafforzare l’inclusione scolastica e migliorare l’efficacia del sostegno educativo per gli studenti con bisogni speciali.
Ecco i punti chiave della proposta:
- Ruolo dei Docenti: Secondo la proposta, tutti i docenti assegnati a posti comuni (ossia classi regolari) dovrebbero dedicare una parte del loro orario di lavoro anche ai posti di sostegno, ovvero alle classi o situazioni che richiedono attenzioni particolari per studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.
- Corresponsabilità dei Docenti di Sostegno: Allo stesso modo, i docenti con incarico su posti di sostegno dovrebbero svolgere una parte del loro orario di lavoro in contesti di classe comune, anche nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa dell’istituto.
- Obiettivi Culturali e Legislativi: I promotori del progetto sottolineano che la “cattedra inclusiva” è sia un provvedimento legislativo sia un cambiamento culturale. Questa iniziativa mira a posizionare la scuola al centro delle politiche inclusive, superando le problematiche attuali e promuovendo un ambiente educativo più equo e inclusivo.
- Benefici dell’Inclusione: Il progetto enfatizza l’importanza dell’inclusione come strumento per migliorare il benessere degli studenti in fase di apprendimento, contribuendo allo sviluppo del loro progetto di vita.
In sintesi, la “cattedra inclusiva” intende affrontare e risolvere le carenze del sistema educativo attuale in termini di inclusione, promuovendo una condivisione di responsabilità tra tutti i docenti. Questa iniziativa si propone di creare un ambiente scolastico più adattivo e reattivo alle diverse esigenze degli studenti, con un impatto positivo sul loro sviluppo complessivo.
La proposta della “cattedra inclusiva” è stata accolta positivamente dalla maggioranza degli insegnanti, come evidenziato da una ricerca della Fondazione Erickson e dalla raccolta di firme su change.org. Questo sostegno riflette una tendenza positiva verso un approccio più integrato e inclusivo nell’educazione.
Dettagli chiave del percorso verso la cattedra inclusiva:
- Accoglienza Positiva da Parte degli Insegnanti:
- Una ricerca ha mostrato che oltre il 70% degli insegnanti, sia di sostegno che ordinari, intervistati ha espresso favore per l’idea della cattedra polivalente.
- Durata dell’Implementazione:
- Il processo di transizione verso la cattedra inclusiva è previsto per durare sei anni dall’entrata in vigore della legge.
- Questo periodo è necessario per ripensare e riorganizzare l’attuale sistema scolastico.
- Coinvolgimento Progressivo degli Insegnanti:
- Nel primo anno, sarà coinvolto non meno del 10% dei docenti in ogni istituzione scolastica.
- La percentuale aumenterà progressivamente a partire dal secondo anno fino a coinvolgere tutti gli insegnanti.
- Esclusioni e Opzioni di Partecipazione:
- Gli unici insegnanti esclusi, a meno che non scelgano di partecipare volontariamente, saranno quelli con 60 anni o più o con un’anzianità di servizio, di ruolo e pre-ruolo, superiore ai 25 anni.
- Obiettivi e Benefici della Riorganizzazione:
- La riorganizzazione mira a migliorare la continuità didattica e a rafforzare la corresponsabilità educativa, aspetti cruciali per gli studenti con disabilità e le loro famiglie.
- Gli esperti chiariscono che la proposta non comporta una riduzione del personale. Al contrario, l’organico rimarrà invariato, consolidato per le finalità della legge.
In conclusione, la “cattedra inclusiva” si propone come un cambiamento strategico e strutturale nel sistema educativo, con l’obiettivo di migliorare l’inclusione e la qualità dell’istruzione per tutti gli studenti, specialmente per quelli con esigenze speciali. La positiva accoglienza da parte del corpo docente indica un’ampia approvazione per un approccio più integrato e collaborativo nell’educazione.
La formazione degli insegnanti è posta al centro del progetto di legge per la transizione verso la cattedra inclusiva, con un impegno finanziario significativo e un piano ben strutturato per la formazione sia iniziale che continua.
Ecco i dettagli principali dell’impegno sulla formazione:
- Investimento Finanziario:
- Il progetto di legge prevede un investimento di 150 milioni di euro annui per un totale di sei anni, raggiungendo un impegno complessivo di 900 milioni di euro.
- Piano Straordinario di Formazione in Servizio:
- Il piano riguarda sia i docenti su posto comune privi di specializzazione sia gli insegnanti di sostegno privi di abilitazione all’insegnamento.
- La formazione verrà erogata in parte in presenza e in parte a distanza, con il coinvolgimento delle università.
- Formazione Iniziale:
- Il progetto di legge pone un’attenzione particolare anche sulla formazione iniziale degli insegnanti.
- I percorsi universitari di formazione iniziale e di abilitazione all’insegnamento includeranno moduli specifici per sviluppare competenze culturali, pedagogiche, psicopedagogiche, didattiche e metodologiche, necessarie per promuovere l’inclusione scolastica, in particolare per gli alunni con disabilità.
Questo approccio multifaccettato alla formazione degli insegnanti mira a garantire che tutti i docenti, indipendentemente dal loro attuale livello di specializzazione, acquisiscano le competenze necessarie per gestire efficacemente una classe inclusiva. L’investimento nella formazione iniziale e continua è fondamentale per garantire l’efficacia della cattedra inclusiva, assicurando che gli insegnanti siano preparati a soddisfare le esigenze di tutti gli studenti, specialmente di quelli con bisogni educativi speciali.