Smart Working lavoratori fragili PA, nel 2024 niente proroga

Smart Working lavoratori fragili PA, nel 2024 niente proroga – Dal 1° gennaio 2024, i lavoratori considerati “fragili” nel settore della Pubblica Amministrazione (PA) non hanno più la possibilità di accedere facilmente alla modalità di lavoro agile, o smart working, una disposizione precedentemente estesa a tutto il personale. Secondo la nuova Direttiva Ministeriale, soltanto in presenza di problematiche personali, familiari o di salute è concesso ai dipendenti pubblici di inoltrare una richiesta per svolgere il proprio lavoro in modalità agile.

Pertanto, l’approvazione per lo smart working diventa un’opzione esercitabile a discrezione del dirigente PA competente.

In questo articolo, vi illustreremo quali sono le modifiche apportate a seguito del rifiuto di prorogare la modalità di smart working agevolato per i lavoratori fragili del settore pubblico, spiegando le nuove regole e le loro implicazioni.

La Legge di Bilancio 2024 e il Decreto Milleproroghe 2024 non hanno esteso la proroga per la modalità di smart working all’interno delle Pubbliche Amministrazioni (PA) per i lavoratori considerati “fragili” o per i genitori di figli minori di 14 anni.

A differenza del settore privato, dove il lavoro agile è stato organizzato diversamente per il 2024, come descritto in questa guida, i lavoratori statali nelle PA non godono più del diritto allo smart working semplificato.

Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha rivisto le norme riguardanti l’accesso allo smart working nelle PA, abolendo la procedura semplificata precedentemente in vigore. Una nuova Direttiva, valida dal 2024, stabilisce che non ci saranno ulteriori proroghe per l’accesso semplificato allo smart working per i lavoratori fragili, e l’eventuale lavoro agile sarà regolamentato in maniera differente.

I dirigenti delle varie Pubbliche Amministrazioni avranno l’ultima parola sulla concessione del lavoro agile agli statali, limitandola a casi speciali. La nuova Direttiva prevede che il lavoro da remoto possa essere concesso ai lavoratori fragili, così come agli altri dipendenti statali, in situazioni di grave necessità legate a condizioni di salute, personali o familiari.

Inoltre, sarà compito del dirigente responsabile individuare le adeguate misure organizzative, definendole attraverso accordi individuali. Questa decisione, come riportato nella Direttiva Ministeriale, è motivata dalla necessità di incentivare le Amministrazioni Pubbliche a un uso del lavoro agile che tuteli principalmente i soggetti più vulnerabili sotto il profilo sanitario.

Di conseguenza, i vertici di ogni amministrazione sono tenuti a modificare tempestivamente le proprie normative interne per garantire l’immediata applicazione della Direttiva Ministeriale 2024 relativa allo smart working nelle PA.

La Direttiva Ministeriale in vigore dal 2024 stabilisce nuove linee guida per il lavoro agile, o smart working, all’interno delle Pubbliche Amministrazioni (PA). Secondo questa direttiva, lo smart working sarà permesso ai lavoratori che si trovano in condizioni di salute gravi o che affrontano situazioni personali o familiari complesse. Tuttavia, la decisione finale sull’approvazione dello smart working spetta al dirigente responsabile.

In base a queste nuove disposizioni, dal 2024 si mira a una maggiore flessibilità organizzativa all’interno delle PA. Questo approccio mira a una gestione che sia in grado di adattarsi alle necessità specifiche di ogni ambiente lavorativo, offrendo soluzioni su misura che rispondano alle esigenze individuali dei lavoratori e alle particolarità di ciascun contesto lavorativo pubblico.