L’inizio delle lezioni dopo la pausa natalizia si è trasformato in una situazione sgradevole per insegnanti e studenti della sede “Alongi” dell’istituto “Salgari” a Palermo. Secondo quanto riportato da Ansa, l’istituto ha subito un furto di notevole entità, che ha ostacolato lo svolgimento regolare delle attività didattiche per circa 260 studenti.
I malviventi hanno causato disordine e danni considerevoli nelle aule e negli uffici. La dirigente dell’istituto ha formalizzato una denuncia presso il commissariato di Polizia di Stato nel quartiere Brancaccio. In base a un primo esame, i ladri hanno sottratto 12 computer, varie lavagne interattive (Lim), tablet, televisori e altri materiali didattici. Inoltre, sono stati forzati tutti gli armadietti del personale docente e sono state asportate anche 4 campane in rame.
La dirigente scolastica, intervistata da PalermoToday, ha espresso profondo disappunto per l’incidente: “È stata davvero una spiacevole scoperta a fine anno”, ha affermato. Ha poi aggiunto: “Con impegno avevamo dotato la scuola di attrezzature tramite i finanziamenti europei. In più di un decennio, non mi era mai capitato nulla di simile, forse è un periodo difficile”.
La preside, parlando con LiveSicilia, ha descritto l’accaduto: “Hanno sottratto monitor, computer, tablet e lavagne interattive. Questo triste evento ci ha impedito di riprendere le lezioni. Stiamo lavorando per mettere in sicurezza la scuola e valutare i danni. Ci sono vetrate infrante e armadietti danneggiati, e manca molto materiale. Stiamo facendo del nostro meglio per garantire la ripresa dell’insegnamento da domani”.
Inoltre, l’ex consigliere comunale Gelarda ha espresso la propria preoccupazione su Facebook: “Oggi, a Palermo, molti bambini non hanno potuto accedere alla scuola Alongi a causa del furto e dei danni subiti. Rivolgo due richieste: la prima a coloro che rubano e compromettono il futuro dei nostri figli, che potrebbero essere anche i loro, e che hanno recentemente sottratto tablet dall’oncoematologia pediatrica.
Vi esorto a vergognarvi e a restituire quanto rubato, per recuperare la vostra umanità. La seconda richiesta è rivolta allo Stato, affinché adotti misure punitive severe e detentive contro i ladri, altrimenti continueremo a essere vittime di una microcriminalità che gode di quasi totale impunità”.
Nel mese di settembre, la scuola Giovanni Falcone è stata vittima di un furto, durante il quale sono stati asportati dei condizionatori d’aria dal complesso scolastico. Questo evento, tuttavia, non è stato un caso isolato. Presso la scuola materna di Villa Ciambra, dei vandali hanno forzato l’ingresso e devastato gli interni.
Questa scuola, in precedenza, era già stata oggetto di atti criminali, tra cui il furto di tutte le chiavi dell’istituto e la distruzione dei lavori realizzati dai bambini. Per cercare di arginare questi episodi, la dirigente scolastica Patrizia Roccamatisi ha richiesto l’installazione di sistemi di videosorveglianza, che però non sono stati ancora implementati.
Questi eventi rappresentano un inizio di anno scolastico difficile, specialmente per l’accoglienza del nuovo dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Giovanni Falcone, Massimo Valentino, che ha sostituito Daniela Lo Verde a seguito di eventi occorsi alcuni mesi fa. Anche l’Ancodis (Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici) ha espresso preoccupazione riguardo a questi fatti:
“Il presidente Rosolino Cicero, in risposta alle notizie di stampa, ha condannato il serio furto subito dalla comunità scolastica dell’IC Falcone nel quartiere Zen di Palermo. Ha definito l’accaduto come l’ultima di una serie di azioni violente che hanno duramente colpito la comunità scolastica negli ultimi anni, culminando recentemente in episodi di presunta corruzione”.