Scuola, Stipendi docenti supplenti sbloccati, a Gennaio le date di pagamento

Scuola, Stipendi docenti supplenti sbloccati, a Gennaio 2024 le date di pagamento su NoiPa – L’ambito educativo comprende varie categorie professionali: in primo luogo, gli insegnanti di ruolo, seguiti dai docenti supplenti con mandati annuali. Un ruolo particolare è poi rivestito dai cosiddetti insegnanti precari. Questi ultimi accettano incarichi brevi e discontinui, che possono variare da pochi giorni a qualche settimana. Sono professionisti che talvolta si sacrificano viaggiando per lunghe distanze dalla propria abitazione, al fine di accrescere il proprio punteggio nelle graduatorie.

Per questi insegnanti, il sistema di pagamento è differente. Ad esempio, coloro che hanno lavorato nel mese di settembre dell’anno corrente non hanno ancora ricevuto alcun compenso. Si prevede, tuttavia, che i pagamenti, precedentemente bloccati, verranno finalmente rilasciati dal ministero, che dovrebbe procedere con l’erogazione entro la fine di gennaio.

Il dicastero dell’Istruzione ha comunicato, mediante una nota ufficiale, che nel mese di dicembre sono stati retribuiti 55.000 insegnanti a contratto breve. Inoltre, è stata annunciata l’erogazione degli stipendi, accompagnati da un fondo straordinario, per altri 15.000 docenti entro l’11 gennaio. Le istituzioni scolastiche sono state sollecitate a completare l’autorizzazione dei pagamenti per i supplenti a breve termine entro il 10 gennaio, in modo che questi possano essere inclusi nel ciclo di pagamento previsto per l’11 gennaio, con la conseguente disponibilità degli stipendi prevista per il 18-19 gennaio.

Il ritardo nei pagamenti è imputabile a fattori burocratici. A differenza degli insegnanti di ruolo o dei supplenti annuali, i quali ricevono uno stipendio mensile regolare, i supplenti a breve termine affrontano un processo diverso.

Questi ultimi, che in Italia rappresentano una consistente cifra e che spesso accettano incarichi brevi lontani da casa, sono assunti in circostanze specifiche, come l’assenza di un docente di ruolo per malattia.

Quando si verifica una tale assenza, la scuola deve individuare un sostituto e segnalarlo al ministero. Solo dopo questa segnalazione è possibile calcolare il compenso, autorizzare il pagamento e, infine, effettuare il versamento dello stipendio. Tuttavia, questo procedimento non si svolge mensilmente, risultando in ritardi che possono estendersi fino a 3-4 mesi per il disbrigo dei pagamenti. Questa pratica è stata oggetto di critiche da parte dei sindacati in passato.

Giuseppe D’Aprile, Segretario Generale della UIL Scuola, ha espresso critiche per i ritardi nei pagamenti, evidenziati da una recente dichiarazione riportata dal quotidiano “Il Messaggero”. D’Aprile ha sottolineato come sia inaccettabile che ostacoli burocratici e organizzativi impediscano il regolare pagamento dei lavoratori che si dedicano quotidianamente al loro lavoro e che meritano di ricevere una retribuzione tempestiva.

Il Ministero dell’Istruzione, guidato da Giuseppe Valditara, ha riconosciuto l’urgenza di affrontare la questione del pagamento tardivo dei docenti supplenti. Questo problema è stato inserito nel piano di semplificazione amministrativa, presentato nella scorsa primavera, tra i 20 interventi prioritari. Il punto 11 di questo piano prevede l’adozione di soluzioni digitali e organizzative per accelerare i tempi di pagamento dei supplenti.

Attualmente, i tempi medi di pagamento si attestano intorno ai quattro mesi. Tuttavia, grazie alle nuove misure previste, si prevede una significativa riduzione di questi tempi. Secondo il cronoprogramma del piano di semplificazione, l’intervento per garantire la tempestività dei pagamenti dovrebbe essere operativo entro marzo, con una proposta iniziale prevista per la fine di gennaio. I sindacati, nel frattempo, hanno dichiarato la loro prontezza a intraprendere azioni legali nei confronti del ministero nel caso in cui gli stipendi non vengano pagati entro la fine di gennaio, come promesso.