60 CFU Abilitazione Insegnamento, Costi, Procedura e Novità

60 CFU Abilitazione Insegnamento, in queste settimane e mesi si è molto discusso della riforma sulla formazione e sull’abilitazione all’insegnamento, ma da pochi giorni il decreto è stato firmato dal Ministro Valditara il documento definisce e regola i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado, in questo articolo andremo a vedere tutte le informazioni e le novità su come conseguire i 60 CFU, i costi e quali sono le categorie dei docenti che dovranno conseguire i CFU.

60 CFU Abilitazione Insegnamento, che cosa sono?

I 60 CFU non sono altro che dei Crediti formativi universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche, questi crediti formativi sono dei percorsi accademici/universitari abilitanti alla formazione iniziale, come lo erano i 24 CFU di qualche anno fa.

I 60 CFU sono stati introdotti dal Decreto legge 36/2022 che fa parte di un più ampio pacchetto di riforme previsto dal PNRR, l’introduzione di questi CFU va a modificare il sistema di accesso all’insegnamento italiano che ora è articolato in 3 fasi.

60 CFU, I nuovi percorsi abilitanti

Come abbiamo visto quindi, l’introduzione dei 60 CFU prevede la modifica dei percorsi di formazione che portano all’abilitazione all’insegnamento per i nuovi docenti, in particolare i percorsi previsti saranno 3:

  • Un percorso universitario (o accademico) abilitante di formazione iniziale corrispondente a 60 CFU
  • Un concorso pubblico nazionale su base regionale
  • Un periodo di prova di servizio

Il Decreto firmato dal Ministro Valditara disciplina il percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione dei docenti.

Tali percorsi formativi saranno con frequenza obbligatoria e verranno organizzati, gestiti e impartiti dalle Università Italiane per le singole classi di concorso, i corsi saranno in presenza o a distanza online ma solo per quelle diverse dalle attività di tirocinio e di laboratorio, in misura comunque non superiore al 20% del totale.

Per quanto riguarda il percorso di formazione standard prevederà l’acquisizione dei 60 CFU, saranno inoltre previsti anche dei percorsi di formazione brevi, con 30 CFU o 36 CFU, che si rivolgeranno a coloro che hanno già svolto un servizio di almeno 3 anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al precedente ordinamento.

A percorsi di formazione che abbiamo visto potranno accedere gli aspiranti docenti:

  • che sono in possesso di una laurea magistrale
  • ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) con il solo diploma fino al 31 dicembre del 2024
  • gli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in via di acquisizione del titolo soltanto se hanno già conseguito almeno 180 CFU
  • i docenti abilitati in altra classe di concorso o titolari su altro grado d’istruzione e i docenti specializzati sul sostegno.

I percorsi formativi, come abbiamo specificato, saranno organizzati e somministrati dalle università anche in forma aggregata, cosi facendo sarà possibile accogliere un numero chiuso di partecipanti che verrà stabilito dal Ministro dell’Istruzione e del Merito sulla base del fabbisogno di docenti per i 3 anni scolastici successivi, per:

  • il Sistema nazionale d’istruzione, ivi compresi le scuole paritarie
  • i percorsi d’istruzione e formazione professionale delle regioni
  • le scuole italiane all’estero.

Prima dell’inizio di ogni anno scolastico, il Ministero avrà il compito di individuare il “livello sostenibile di attivazione dei percorsi di formazione iniziale” sempre sulla base del fabbisogno di docenti.

Nel caso in cui gli iscritti ai corsi dovessero essere in numero superiore ai posti previsti, gli Atenei potranno valutare l’opportunità di programmare delle selezioni a livello locale.

Tutti i nuovi percorsi formativi previsti dal nuovo decreto prevedono l’esame finale il quale prevede:

  • una prova scritta: una sintetica analisi critica di casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio)
  • una lezione simulata, il cui superamento garantirà ai candidati il conseguimento della formazione professionalizzante delineata dagli standard minimi del docente abilitato, grazie alle modalità di svolgimento della prova e alla specifica composizione prevista per la commissione giudicatrice.

Ovviamente tali percorsi formativi avranno un costo che sarà a carico degli aspiranti docenti, secondo la normativa il costo massimo per conseguire i 60 CFU è fissato in  2.500 euro, tale costo potrà essere di 2.000 euro nei seguenti casi:

  • gli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in via di acquisizione del titolo
  • i docenti, compresi i docenti specializzati sul sostegno che intendono conseguire un’altra abilitazione
  • i docenti vincitori di concorso, assunti con contratto a tempo determinato, in possesso dei 24 CFU da dover integrare durante l’anno di prova.

Inoltre è previsto per tutti un importo massimo di 150 euro per la partecipazione agli esami finali.