Pensioni e Ape Sociale per Docenti – Requisiti e Domande

Il tema pensione sta diventando un sogno per moltissimi lavoratori dipendenti o privati che da anni sperano nell’abbreviarsi dell’età pensionabile per finalmente godersi la tanto attesa pensione, magari per godersi i nipotini o per viaggiare con i propri consorti.

Ma vediamo cosa c’è da sapere in merito a tale argomento con tutte le novità, a tal proposito ci teniamo a precisare che la tanto “famosa” indennità Anticipo Pensionistico (APE), ormai sulla bocca di tutti, spetta ai lavoratori, dipendenti pubblici e privati, autonomi e ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che si trovano in condizioni particolari, come ad esempio: disoccupati che hanno finito integralmente di percepire la prestazione per la disoccupazione loro spettante; soggetti che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave (articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104); invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74% o altri tipi di inquadramento lavorativo.

La legge di Bilancio 2017 ha introdotto, misure di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, tra cui l’APE sociale, di cui abbiamo già accennato sopra nell’articolo, secondo notizie riportate dalla Flc Cgil, è stato approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che disciplina la predetta forma di flessibilità in uscita.

Ma quando e quanto spetta per tale indennità?

Dal punto di vista economico l’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di detto importo).

Nel caso dei dipendenti pubblici che cessano l’attività e che richiedono l’APE sociale per ricevere l’indennità di fine servizio iniziano dal compimento dell’età per la pensione di vecchiaia e in base alle norme vigenti che regolano la corresponsione del trattamento di fine servizio comunque denominato.

Quantificando l’indennità è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell’anno, fino all’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia, nel caso in cui le risorse finanziarie stanziate a copertura del beneficio risultino insufficienti rispetto al numero degli aventi diritto, la decorrenza dell’indennità è differita secondo criteri di priorità individuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

L’Ape sociale riguarda, anche gli insegnanti della scuola dell’infanzia che presentano i seguenti requisiti: almeno 63 anni di età; maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi; almeno 36 anni di anzianità contributiva; non essere titolari di alcuna pensione diretta.

Per presentare domanda di indennità occorre presentare tutta la documentazione a partire dal giorno 1 maggio 2017, recandosi ad un patronato o da un commercialista che seguirà passo passo tutta la procedura per tale passaggio.

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