Quota 100: Ultime Novità sulla Riforma delle Pensioni 2019

La Riforma delle Pensioni 2019 e l’introduzione della Quota 100 continuano tra conferme e smentite, stando alle ultime notizie e novità di questi giorni sembra che la Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza non siano presenti nell’ultima bozza della Legge di Bilancio 2019, ma proprio oggi il Ministro del Lavoro e Vice Premier Luigi Di Maio ha smentito questa notizia affermando che entrambi i provvedimenti sono ancora presente nella legge di bilancio.

Qualche settimana fa era stato lo stesso Ministro a dichiarare che la Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza sarebbero stati esclusi dalla Manovra ma inseriti in un decreto legislativo ad hoc, nel frattempo qualche settimana fa l’Unione Europea ha bocciato la Manovra Italiana affermando che è necessario ridurre il deficit e dalle ultime dichirazioni rilsciare anche dal Premier Conte sembra che il Governo stia facendo di tutto per far quadrare in conti, approvare tutti i provvedimenti e non sforare con il deficit come imposto dall’Unione Europea.

Di Maio proprio in questi giorni ha dato anche indicazioni sui tempi d’introduzione della Quota 100, secondo Di Maio a fine marzo partirà il reddito con sgravio contributivo pari al reddito e quota 100 che partirà tra febbraio e marzo 2019.

Se il funzionamento e i requisiti della Quota 100 sono chiari a tutti:

  • 62 anni d’età
  • 38 anni di contributi

Nessuno dei due summenzionati requisiti può essere inferiore quindi, se a 62 anni non si vantano 38 anni di versamenti, non si potrà accedere alla misura.

quello che invece al momento non risulta del tutto chiaro è come verrà introdotta la Riforma delle Pensioni 2019, in primis si era proposto di portare la Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza al di fuori della manovra ma negli ultimi giorni Di Maio ha invece affermato che ad oggi sono ancora presenti nella Legge di Bilancio 2019.

Nel frattempo sono molte le critiche verso la Riforma delle Pensioni con il superamento della Legge Fornero, le ultime in ordine di tempo arrivano anche dalla CGIL attraverso il Segretario Confederale Roberto Ghiselli, il quale mette in evidenza come sulla questione ci sia una carenza di informazioni ed una grande confusione, che in parte dipende dallo scarto tra le promesse fatte in campagna elettorale e ciò che si è poi in condizione di fare.

Un aspetto tanto più importante proprio perché si deve interloquire con l’Europa. È probabile che in questi giorni si stia tentando di lavorare sulle platee per ridurre i costi al fine di tagliare il deficit previsto al 2,4 per cento.

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