Recentemente il Ministero dell’Istruzione ha introdotto due nuove figure professionali nella scuola il tutor e il docente orientatore, si tratta di figure professionali che faranno esordio nel 2023 per la prima volta, le nuove figure hanno anche ricevuto parere favorevole dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), nell’articolo vediamo quali saranno le mansioni di queste due nuove figure, quali sono i requisiti richiesti per diventare tutor e docente orientatore e quali saranno gli stipendi previsti.
Docenti Tutor e Orientatori, chi sono e cosa fanno
Nel corso di questa settimana il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annuncato l’arrivo nel mondo della scuola di 2 nuove figure professionali il tutor e il docente orientatore, il Ministro fa anche sapere che sono stati stanziati 150 milioni di euro per l’anno 2023 per l’istituzione dei due nuovi ruoli professionali.
Ma vediamo nel dettaglio cosa fanno e di cosa di occupano queste 2 nuove figure professionali.
Il tutor e il docente orientatore sono due nuove figure professionali destinate a rivoluzionare il mondo della scuola in armonia con le Linee Guida per l’Orientamento scolastico 2023, nel dettaglio:
- Il tutor ha la funzione di coordinare l’attività scolastica dello studente, di intercettarne i talenti da valorizzare e le difficoltà da arginare.
- Il docente orientatore ha il compito di orientare il ragazzo nella scelta del percorso di studi più consono alle capacità e inclinazioni.
Le 2 nuove figure professionali, come spiegato dal Decreto Legge, saranno formati, selezionati e pagati edeguatamente, al fine di creare un nuovo modello di scuola più virtuoso rispetto al presente e al passato, capace di mettere in luce i talenti di ogni singolo studente e puntando su figure professionali specializzate.
TUTOR E DOCENTE ORIENTATORE: GLI OBIETTIVI
Le due nuove figure del tutor e docente orientatore rientrano nella cosiddetta “rivoluzione del merito” annunciata dal Ministro dell’istruzione quando si è insediato il nuovo governo di Giorgia Meloni, non a caso il governo ha anche modifcato il nome stesso del Ministero dell’Istruzione in “Ministero dell’Istruzione e del Merito” con il nuovo acronimo MIM e non più Miur.
Gli obiettivi del nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito sono in sistesi:
- far emergere i talenti di ogni studente innescando un percorso virtuoso;
- superare le difficoltà frutto di diseguaglianze di natura sociale e territoriale;
- favorire le scelte consapevoli per il percorso di studi e di lavoro.
Obiettivi che saranno raggiunti anche grazie alle 2 nuove figure professionali del tutor e docente orientatore.
I COMPITI DEL TUTOR
Queste 2 nuove figure professionali non prenderanno servizio da quest’anno ma dal prossimo anno scolastico 2023-2024, vediamo nel dettaglio quali saranno i compiti e le mansioni del docente tutor:
- coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di 2° grado;
- favorire il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà;
- consentire, a quelli che non hanno ancora individuato particolari talenti, di trovarli e potenziarli.
I COMPITI DEL DOCENTE ORIENTATORE
Vediamo ora quali saranno le mansioni e i compiti del docente orientatore.
Il docente orientatore ha il compito di favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita.
Potranno fare queste scelte nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario.
Questo nuovo modo di approcciarsi avverrà rispettando l’autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie.
REQUISITI PER LA FORMAZIONE
Come abbiamo specificato in precedenza il decreto legge ha evidenziato che queste 2 nuove figure professionali saranno adeguatamente formate, per loro sono previsti corsi di 20 ore che potranno essere svolti dall’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).
Il Ministero dell’Istruzione provvederà a comunicare ad ogni scuola il numero minimo di docenti orientatori e tutor che dovranno essere formati come specificato sulla piattaforma Indire.
Il corso di formazione della durata di 20 ore si concluderà con un esame finale, al momento non si hanno ancora moltissimi dettagli sulla formazione ma nelle prossime settimane sicuramente arriveranno maggiori dettagli su questo aspetto.
QUANTI SONO I TUTOR E I DOCENTI ORIENTATORI
Il decreto legge contiene anche quali saranno i numeri per queste due figure professionali che saranno 40.000, i nuovi docenti assunti verranno distribuiti nelle scuole in base al numero degli studenti e saranno applicati alle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di 2° grado.
I “docenti dell’orientamento” o docenti orientatori saranno circa 2.000, cioè uno per ogni scuola del 2° ciclo d’istruzione.
Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia.
QUANTO GUADAGNERANNO TUTOR E DOCENTI ORIENTATORI
Il decreto legge che introduce le due nuove figure evidenzia anche quali saranno gli stipendi previsti per i tutor e i docenti orientatori:
- un tutor per ciascun raggruppamento di studenti avrà un compenso compreso tra un valore minimo pari a 2.850 euro lordo stato e un valore massimo pari a 4.750 euro lordo stato;
- il docente orientatore avrà un compenso compreso tra un valore minimo pari a 1.000 euro lordo stato e un valore massimo pari a 2.000 euro lordo stato.
Il decreto legge ricorda però che gli stipendi dovranno essere successivamente fissati con una contrattazione integrativa d’istituto, come specificato anche da un comunicato stampa del sindacato FLC CGIL durante la presentazione del Decreto Legge il 21 marzo 2023.
LE RISORSE
Per quanto riguarda i fondi messi a disposizione per queste due nuove figure professionali il Ministero ha stanziato 150 milioni di euro che saranno utilizzati solo per il primo anno scolastico 2023-2024.
Le istituzioni scolastiche, inoltre, potranno accedere ai finanziamenti derivanti dal PNRR e dal PON per remunerare attività didattiche di potenziamento sulle discipline e attività innovative per l’orientamento, come vi spieghiamo in questa guida. Le azioni già previste nel PNRR, che saranno oggetto a breve di riparto tra tutte le istituzioni scolastiche, ammontano a circa 600 milioni di euro e si riferiscono:
- all’orientamento verso le discipline STEM;
- alle metodologie innovative;
- alle attività che riguardano l’orientamento come misura di contrasto alla dispersione scolastica, per un importo di ulteriori 1,5 miliardi di euro.
Le scuole potranno utilizzare anche le risorse del PON della nuova programmazione 2021 2027 per remunerare attività extracurricolari sull’orientamento didattico per circa 300 milioni di euro.