Novità Rivalutazione Pensioni dal 2023, previste 6 fasce, Esempi e Regole

Novità in arrivo per la Rivalutazione Pensioni INPS a partire da gennaio 2023, la legge di bilancio 2023 ha introdotte delle modifiche al meccanismo della rivalutazione che viene applicato ogni anno, secondo le Novità saranno previste 6 fasce differenti per i pensionati, nell’articolo vediamo come funzionano le nuove fasce facendo anche degli esempi pratici e vedremo in che modo verranno applicate le nuove regole sulle Pensioni.

Novità Rivalutazione Pensioni dal 2023, previste 6 fasce, Esempi e Regole

Prima di entrare nel dettaglio ricordiamo che cos’è la rivalutazione delle pensioni.

La rivalutazione delle pensioni è un processo attraverso il quale il valore delle pensioni viene adeguato in base all’andamento dell’economia e dei prezzi al consumo.

In Italia, questo processo viene effettuato annualmente tramite l’applicazione di un coefficiente di rivalutazione che tiene conto dell’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (IPCA). La rivalutazione delle pensioni serve a mantenere il potere di acquisto delle pensioni, ovvero il loro valore reale, nel tempo.

La rivalutazione delle pensioni interessa tutte le persone che percepiscono una pensione, indipendentemente dal loro livello di reddito o dalla tipologia di pensione che ricevono. In generale, la rivalutazione delle pensioni è una misura che mira a garantire il mantenimento del potere di acquisto delle pensioni nel tempo, per evitare che il loro valore reale venga eroso dall’aumento dei prezzi.

Tuttavia, è importante notare che la rivalutazione delle pensioni non è un diritto assoluto, ma dipende dalle disposizioni della legge in materia di previdenza e dalle risorse disponibili per finanziare questa misura.

Ma torniamo alle novità introdotte dalla legge di bilancio 2023 e vediamo che effetti avranno le nuove regole sulle pensioni INPS.

Le Novità introdotte prevedono l’introduzione di un nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni INPS, che favorirà chi percepisce pensioni medio-basse e sfavorirà chi invece percepisce pensioni  superiore a 2.100 euro.

Le novità introdotte con l’articolo 56 della Legge di Bilancio 2023 prevede l’introduzione di 6 fasce, mentre ad oggi le fasce sono 3.

Questo nuovo sistema prevede una rivalutazione al 100%, per le pensioni di un valore fino a 4 volte il minimo, ovvero pari al massimo a 2.100 euro lordi al mese.

Poi la rivalutazione andrà a scalare fino al 35% per gli assegni di un valore superiore a 5.251 euro lordi al mese.

Secondo il Governo l’introduzione del nuovo sistema a 6 fasce consentirà allo stato di risparmiare 2,1 miliardi nel solo 2023, mentre per il 2024 il risparmio previsto sarà di 4,1 miliardi.

Ma entriamo ora nel dettaglio del nuovo sistema a 6 fasce e vediamo in parica come funzionerà con degli esempi pratici.

  • 100% per chi percepisce una pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, ovvero pari a circa 2.100 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari a +7,3 %.
  • 80%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 5 volte il minimo, ovvero tra 2.100 e 2.625 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +5,84 %;
  • 55%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 6 volte il minimo, ovvero tra 2.626 e 3.150 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +4,01 %;
  • 50%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 8 volte il minimo, ovvero tra 4.201 e 5.250 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +3,65 %;
  • 40%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 10 volte il minimo, ovvero tra 4.201 e 5.250 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +2,92 %;
  • 35%, per chi percepisce una pensione superiore a 10 volte il minimo, ovvero oltre a circa 5.251 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +2,55 %.

Abbiamo visto in termini percentuali come funzionerà il sistema a 6 fasce e quali saranno gli aumenti sempre in misura percentuale, ma vediamo ora di seguito quali saranno gli aumenti effettivi in termini di euro per le varie fasce previste:

  • per le pensioni fino a 2.100 euro (fino a 4 volte l’assegno minimo) l’aumento in euro è di circa 153 euro al mese (con il sistema precedente era di 153 euro);
  • per le pensioni fino a 2.626 euro (fino a 5 volte l’assegno minimo) l’aumento in euro è di circa 153 euro al mese (con il sistema precedente era di 172 euro);
  • per pensioni fino a 3.150 euro (fino a 6 volte l’assegno minimo) l’aumento in euro è di circa 126 euro al mese (con il sistema precedente era di 172 euro);
  • per pensioni fino a 4.200 euro (fino a 8 volte l’assegno minimo) l’aumento in euro è di circa 153 euro al mese (con il sistema precedente era di 229 euro);
  • per pensioni fino a 5.250 euro (fino a 10 volte l’assegno minimo) l’aumento in euro è di circa 153 euro al mese (con il sistema precedente era di 287 euro);
  • per pensioni fino a 5.350 euro (oltre 10 volte l’assegno minimo) l’aumento in euro è di circa 136 euro al mese (con il sistema precedente era di 293 euro).