Certificato di Malattia: Come Funziona e come si Richiede

In questa guida andremo a vedere che cos’è e come funziona il Certificato di Malattia, andremo a vedere la normativa che regola questo certificato, quali sono tutti gli adempimenti che in caso di Malattia il lavoratore ed il datore di lavoro devono fare, come fare la richiesta, come funziona l’invio telematico e quali sono gli obblighi successivi all’emissione del Certificato da parte del Lavoratore, dell’INPS e del Datore di Lavoro.

Certificato di Malattia: che cos’è

Come suggerisce lo stesso termine, si tratta di un certificato (cioè una carta che certifica) che attesta lo stato di malattia di una persona, questo documento che ha un valore sanitario e legale viene disciplinato dall’art. 7 del dpcm del 26/03/2008, il quale definisce il Certificato di Malattia come:

l’attestazione scritta di un fatto di natura tecnica destinata a provare la verità di fatti direttamente rilevabili dal medico curante nell’esercizio della professione, che attesti l’incapacità temporanea al lavoro, con l’indicazione della diagnosi e della prognosi, di cui all’articolo 2, comma 1, decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito con modificazioni dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33.

Quindi il Certificato è un documento che attesta un determinato stato di malattia di un individuo, uno dei principali usi che viene fatto del Certificato è la presentazione al proprio datore di lavoro che permette al lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, di assentarsi dall’attività lavorativa e stare a casa fin quando non sarà guarito.

Certificato di Malattia come richiederlo

Il certificato di malattia deve essere richiesto dal lavoratore al proprio medico curante noto anche come medico di base, quando l’individuo non è in buone condizioni di salute deve per tanto mettersi in contatto con il proprio medico illustrandogli il problema di salute che si presenta, generalmente il medico dovrebbe visitate il paziente ma questo non avviene più da moltissimi anni, per tanto il medico sulla base delle informazioni fornite redige il certificato di malattia.

All’interno del Certificato il medico curante indica la patologia che constringe la persona a rimanere a casa, ma non solo, vediamo di seguito quali sono le informazioni che il Medico scrive sul certificato:

  • dati del medico che emette il certificato
  • dati relativi alla diagnosi e prognosi del lavoratore
  • dati personali del lavoratore
  • data di inizio e fine della malattia
  • numero di protocollo che andrà poi comunicato al datore di lavoro

Una volta che il Medico ha emesso il Certificato quest’ultimo verrà inviato via mail direttamente al lavoratore, le email ricevute saranno due, in una mail ci sarà in allegato il certificato vero e proprio, mentre nella seconda email ci sarà la password per poter aprire l’allegato presente nell’altra email.

Certificato di malattia: invio telematico

Da diversi anni il certificato di malattia è diventato telematico, oggi quando si contatta il medico di base, una volta emesso il certificato quest’ultimo viene inoltrato telematicamente (via web) subito all’Inps che registra lo stato di malattia del lavoratore.

Non avviene la stessa cosa per il datore di lavoro, è infatti dovere del lavoratore, una volta ricevuto via mail il certificato, contattare il datore di lavoro e fornire le seguenti informazioni:

  • data d’inizio e fine della malattia
  • codice di protocollo
  • indirizzo dove il lavoratore trascorrerà il periodo di malattia.

L’invio telematico dei certificati medici è obbligatorio per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati ad eccezione di alcune categorie del settore pubblico (Vigili del Fuoco, Forze armate, Corpi armati di Stato).

Coloro che appartengono a queste categorie possono ottenere il rilascio di un certificato di malattia da parte un medico libero professionista su carta bianca intestata.

Certificato di Malattia: prolungamento della Malattia

Come abbiamo visto quando si contatta il medico di base, quest’ultimo sulla base delle informazioni che il paziente fornisce, effettua una diagnosi e conferisce al paziente una serie di giorni di malattia compatibili con il tipo di malanno accusato dal paziente.

Ma cosa fare nel caso in cui sono terminati i giorni di malattia e non si è ancora guariti?

In questo caso il paziente può tranquillamente contattare nuovamente il medico di base illustrando la situazione, nel caso lo stato di salute richieda altri giorni di malattia, e quindi di astenzione dal lavoro, il medico provvederà ad emettere un nuovo certificato medico che avrà come data di inizio l’ultimo giorno della malattia del precedente certificato, in modo tale da dare continuità allo stato di malattia del paziende lavoratore.

Modifiche al certificato medico di malattia

Nel caso in cui il certificato di malattia sia stato emesso con degli errori è possibile modificalo, vediamo di seguito come procedere alla modifica e quali sono le procedure da seguire:

  • in caso di errore di indirizzo di reperibilità entro 24 ore richiedendo la modifica da parte del medico curante che l’ha inviato. Invece, dopo 24 ore sarà necessario contattare il call-center dell’INPS;
  • in caso il lavoratore voglia rientrare al lavoro prima di quanto indicato sul certificato, può chiedere al medico curante che presenti una rettifica;
  • in caso, invece, le condizioni di salute del lavoratore richiedano il prolungamento del periodo di malattia, il medico curante dovrà inviare un nuovo certificato.

Stipendio durante la Malattia: come funziona?

Quando il lavoratore si assenta dal lavoro per malattia lo stipendio viene comunque assicurato, per i primi 3 giorni della malattia è l’azienda che copre le spese in misura di quanto previsto dal contratto collettivo applicato, dal 4 giorno e fino al 180esimo giorno di malattia è l’INPS che riconosce un’indennità sostitutiva dello stipendio.

Dal quarto giorno in poi, quindi, subentra l’INPS che riconosce al lavoratore la metà della retribuzione media giornaliera fino al 20° giorno di assenza. Dal 21° al 180° giorno, invece, l’indennità di malattia è pari al 66,66% dello stipendio.

Malattia: Obbligo di reperibilità alla Visita Fiscale

Quando il lavoratore si assenta dal lavoro per malattia deve rimanere a casa e deve essere disponibile alla visita fiscale da parte del Medico Inps, le visite di controllo avvengono secondo determinate fasce orarie che non sono sempre uguali ma variano a seconda se il lavoratore appartiene al settore pubblico o privato, in questa pagina trovate tutte le fasce orarie da rispettare quando si è a casa in malattia.