In questi giorni il Ministero dell’Istruzione ha presentato ai sindacati la bozza riguardante la nuova Riforma del Reclutamento Docenti 2022, si tratta di una riforma che contiene molte novità per quanto concerne l’abilitazione all’insegnamento, le modalità di conseguimento dei CFU Formativi, il sistema di Formazione, le modalità di partecipazione ai Concorsi Scuola, insomma tante Novità che raccogliamo in questo articolo al fine di fornire una quadro chiaro e dettagliato della Riforma 2022 dei Docenti.
Riforma Reclutamento Docenti 2022, Concorsi, Abilitazione, CFU e Novità
La riforma sul reclutamento dei docenti era stata ampiamente annunciata già lo scorso anno 2021 dal Ministro dell’Istruzione, ora però con la bozza presentata abbiamo maggiori dettagli sulle novità che andranno a modificare il sistema di reclutamento per diventare docente nella scuola pubblica italiana.
Ricordiamo che si tratta comunque di documento provvisorio essendo una Bozza, per tanto il testo spotrebbe essere soggetto a modifiche nei passaggi successivi anche in base alle richieste dei sindacati e dei docenti stessi.
La bozza del documento è stato presentato il 12 aprile 2022 in un incontro tra il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e i sindacati della scuola, nell’occasione sono state elencate tutte le principali novità per l’accesso alla carriera di docente e per reclutare gli insegnanti.
Questa riforma ricordiamo che rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 2022, la Riforma del Reclutamento ricordiamo che prevede anche una fase transitoria fino al 2024, che servirà ad assumere 70.000 docenti precari con 3 anni di servizio tramite un apposito concorso pubblico, un iniziale un contratto part time durante il quale bisognerà acquisire anche 30 CFU, e una prova finale a carattere abilitante.
Durante questa fase transitoria i laureati potranno accedere all’insegnamento superando tramite un percorso che prevede un corso iniziale di formazione, l’acquisizione di 30 CFU, un concorso pubblico e una prova di abilitazione.
Una volta terminata la fase transitoria la riforma entrà pienamente a regime e per conseguire l’abilitazione all’Insegnamento sarà necessario possedere sia la laurea che i 60 CFU Crediti Formativi, ci sarà poi una prova finale che consentirà l’accesso al concorso a cattedra, a cui seguirà un anno di prova.
Ma vediamo ora nel dettaglio quali sono tutte le Novità che saranno introdotte con la Riforma del Reclutamento Docenti 2022:
- il sistema di formazione iniziale e accesso ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente è articolato in:
- un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale e prova finale corrispondente ad almeno 60 crediti formativi universitari (CFU) o accademici (CFA), durante il quale gli aspiranti docenti acquisiscono le competenze teorico-pratiche;
- un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
- un periodo annuale di prova in servizio con valutazione conclusiva;
- i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale dei docenti sono organizzati ed erogati attraverso centri universitari e accademici di formazione iniziale degli insegnanti, a cui si può accedere durante la laurea magistrale o negli ultimi due anni della laurea magistrale a ciclo unico;
- il periodo di formazione iniziale comprende un periodo di tirocinio diretto presso le scuole ed uno indiretto;
- le modalità per conseguire i 60 crediti formativi universitari o accademici sono definite con apposito decreto da adottare entro il 31 luglio 2022;
- l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si consegue dopo un percorso universitario e accademico di formazione iniziale di almeno 60 CFU o CFA, con superamento della relativa prova finale;
- gli insegnanti precari con almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi, nei 5 anni precedenti, sono assunti a tempo determinato e part time per un anno, durante il quale svolgono il periodo di formazione iniziale e la prova finale per l’abilitazione;
- fino al 31 dicembre 2024:
- sono comunque ammessi a partecipare al concorso coloro che abbiano conseguito almeno 30 crediti formativi universitari o accademici, in parte tramite tirocinio diretto;
- i vincitori del concorso su posto comune non abilitati sono assunti con contratto annuale a tempo determinato part-time e completano il percorso universitario e accademico di formazione iniziale con prova finale. Se la superano conseguono l’abilitazione e sono sottoposti al periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’immissione in ruolo;
- i precari non abilitati con 3 annualità di servizio che abbiano vinto il concorso sottoscrivono un contratto annuale a tempo determinato part-time e acquisiscono 30 CFU o CFA del percorso universitario di formazione iniziale, al termine del quale superando la prova finale conseguono l’abilitazione all’insegnamento ed iniziano il periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo;
- i vincitori del concorso su posto di sostegno sono sottoposti a un periodo annuale di prova in servizio, da prestare per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 per le attività didattiche, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo;
- è istituita la Scuola di Alta Formazione del sistema nazionale pubblico di istruzione, che si occupa di:
- promuovere e coordinare la formazione in servizio dei docenti di ruolo;
- dirigere e indirizzare le attività formative dei dirigenti scolastici, dei DSGA e del personale ATA;
- assolvere alle funzioni correlate al sistema di incentivo alla formazione continua degli insegnanti.